Rompimi il culo

racconti erotici gay shota

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    Figon Member

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    Ero giovanissimo, molto giovane, e negli spogliatoi osservavo il cazzo dei miei compagni, ancora in erba, il mio non mitirava ancora, ma ad alcuni di loro sì, eravamo adolescenti.
    Mi sentivo attratto dal cazzo, dal maschio, dalla figura dominante del maschio alpha.
    Mi capitò di guardare un giornalino porno, allora nel 70 80, ce nerano molti, ora c'è internet, ma allora solo carta stampata.
    Vidi per la prima volta un maschio che si inculava un maschio con le tette e vestito da donna, e che donna.
    Capii al volo che anche io lo volevo nel culo.
    Iniziai a rubare intimo a mamma e a mia sorella, e a indossarlo, e a infilarmi nel culo vari oggetti, sempre più grandi, ma non era la stessa cosa dei giornalini.
    Poi, un bel giorno, per ragioni di famiglia i miei si assentarono una settimana, e io dovendo rimanere a casa per gli esami, fui trasferito a casa di una coppia molto amici di famiglia.
    Lei era spesso assente per lavoro, lui, invece, a casa, per convalescenza, così, passavo molto tempo con lui.
    Iniziò da subito, a spostarsi in casa con l'accappatoio, e sotto nudo, in maniera casuale, spesso si apriva e mostrava il suo cazzo duro, e io lo guardavo estasiata.
    Due giorni dopo, decise di farmelo toccare, mi si parò davanti nudo, mi disse, lo sò che ti piacerebbe toccarlo, forza dai, lo toccai, era caldo, e duro.
    Succhialo, leccalo, lo feci, stupendo, e quando sborrò me la fece inghiottire.
    Ero al settimo cielo, il giorno dopo, mi spogliò, mi succhiò il cazzetto molle, e poi mi chiese se mi sarebbe piaciuto diventare donna, non capivo ma dissi di sì.
    Mi preparò, leccandomi il culetto, mi mise delle creme, e poi mi introdusse la sua cappella nel culo.
    Mi mancò il fiato, ma non mi ritrassi, anzi, mi spinsi sul suo cazzo, impalandomi, lo volevo, lo volevo nel culo, e ora lo avevo nel culo.
    Passammo la settimana a scopare, e a insegnarmi a fare i pompini.
    Al ritorno dei miei, inventammo la scusa della pesca, e così mi portava in posti appartati, e mi scopava, o mi faceva scopare da altri.
    Passarono un paio d'anni, e per la mia maggiore età, mi organizzò una gang beng.
    In una casa di amici, mi vestì da donna, e finii in camera con otto maschi, mi ripassarono tutti più volte, alla fine mi disse, ora sei veramente donna, lo baciai, e lo ringraziai.
     
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