TRE, PER MIA MOGLIE

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  1. Mr.ShikaHack
     
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    Eccomi qui, dopo mesi che leggo con molto interesse i racconti sul vostro sito, mi sono deciso a scrivere quello che mi è capitato l’anno scorso, durante le ferie estive d’agosto.
    L’immagine che voglio trasmettervi, prima di descrivere con dovizia di particolari l’accaduto, è quella di mia moglie che, davanti a me e senza apparente senso di colpa, ingoia lo sperma di due altri uomini, facendosi colare parte di quel nettare sulle tette dure e sode.
    Ho trentotto anni e mia moglie trentatré. Una gran fica. Non una di quelle appariscenti che ti giri a guardare mentre cammini per strada, ma una donna che apprezzi nei particolari e nei comportamenti, dopo averla conosciuta da un po’.
    Bionda, altezza media, occhi azzurri e un fisico assomigliante a quello della famosa cantante Shakira. Fianchi larghi che danno forma ad un culo di eccezionale bellezza; vita stretta per accentuare le dimensioni di quest’ultimo e pelle candida dalle nordiche origine la quale, dopo qualche giorno di esposizione al sole, assume una piacevolissima sfumatura color miele. Unica differenza fra la famosa pop-star e la donna in questione, per mia immensa fortuna, sono due tette imperiali, che sfidano spudoratamente la forza di gravità ostentando un’abbondante quarta misura. Due paffuti capezzoli rosa dalla grande aureola, incorniciano quelle due montagnole enormi e sode per le quali, non si trova un bikini adatto a contenerne le dimensioni.
    Siamo sulla A4 fermi in colonna, in un sabato mattina d’agosto, indicato dai telegiornali con il classico bollino rosso. Stò imprecando come uno scaricatore di porto, mentre penso a quanto sia lontana la destinazione indicatami da Giulia, come un appartamento affittato nella località di Lignano Sabbiadoro. Io sono un artigiano e l’attività che svolgo, mi porta via un sacco di tempo perciò, è sempre mia moglie ad organizzare le nostre ferie. Io non discuto mai le sue decisioni, mi basta trovare un posto dove rilassarmi tutto il giorno sotto un ombrellone, scopare al di sopra della mia media annuale e gustarmi le grazie visive offerte da mia moglie e perché no, anche quelle delle altre donne in spiaggia.
    " Dai ! Non essere nervoso. Fra poche ore saremo in spiaggia a crogiolarci al sole."
    " Non è che sei riuscita a consolarmi più di tanto! Siamo ancora a dieci chilometri dalla barriera di Venezia e da quello che vedo, ci vorranno ancora un paio d’ore prima di riuscire a pagare il biglietto ed uscire da questa bolgia!" Rispondo io, mentre mi accendo l’ennesima sigaretta.
    " Non essere scontroso. Se può consolarti, ti posso dire che ieri sono stata da Cristina, la mia amica estetista e sapendo i tuoi gusti, mi sono fatta fare un servizietto di prima categoria!"
    A quelle Adv
    parole, il mio cazzo ha un sussulto. Lei lo sa quanto mi piaccia, quando si prepara per mettere in mostra il suo fisico mozzafiato. Spesso si reca dalla suddetta estetista, grande fica, a farsi depilare gambe, ascelle e soprattutto in estate, inguine e pube. Più di una volta mi sono trovato a fantasticare sulle possibili performance sessuali attuate da queste due gnocche, mentre una depila la passera dell’altra.
    " Non ci credo !" Esclamo io con tono di sfida alla biondina seduta al mio fianco che, per combattere il caldo di agosto, si è fatta due codini sbarazzini ai lati della testa.
    " Non ti fidi ?"
    " No!…Sono come San Tommaso. Non ci credo finché non ci metto il naso!"
    La vedo dare una pudica occhiata all’esterno dell’abitacolo, per sincerarsi che io possa essere l’unico a gustarmi lo spettacolo proposto da lei poi, con una naturalezza fino a quel momento sconosciuta da me, si alza la minigonna a balze in cotone bianco e mi mostra il risultato del lavoro eseguito dalla sua estetista. Mentre rischio di tamponare la macchina davanti a me, per colpa di mia moglie che mi fa vedere la sua passera completamente depilata e nascosta a malapena sotto un trasparentissimo perizoma bianco in pizzo, i miei pantaloni si gonfiano sotto la spinta di un uccello voglioso.
    Forse per voi un gesto così corrisponde alla normalità ma, per la mia Giulia, cresciuta in una famiglia tutta casa e chiesa, con una mentalità bigotta ed estremamente avversa al sesso, questo comportamento corrisponde alla massima perversione sessuale possibile. Ogni giorno ringrazio il destino per avermi fatto sposare una donna che, ad ogni situazione in cui il sesso venga preso in considerazione si scandalizzi ma, allo stesso tempo, le faccia bagnare le mutandine.
    " Hai voglia?" Le chiedo, mentre lei sventola la minigonna con la falsa intenzione di farsi aria, dato che il climatizzatore è regolato a manetta.
    " Vedi un po’ te! E’ una settimana che torni alle nove di sera, mangi e poi vai direttamente a letto."
    Colto alla sprovvista da quel velato rimprovero, le metto una mano sulla coscia sinistra e salgo fino a toccare l’impalpabile tessuto del suo perizoma. Sento che è bagnata. Mentre la rassicuro avvisandola che, per i quindici giorni successivi la sua passera avrà molte visite, lei prende le minuscole mutandine e le tira fino a farsele entrare nelle grandi labbra.
    Da dietro sento suonare qualcuno che mi avvisa di procedere, ma non gli do bada. Sono completamente assorto nell’osservare mia moglie masturbarsi con il filo del suo tanga. Il microindumento gli solletica il clitoride duro ed eretto e reso perfettamente visibile dalla recente depilazione.
    Mi perdo letteralmente nell’osservare i suoi fianchi scattare e reagire in modo convulso a quell’inusuale metodo masturbatorio, la guardo mentre lei, tenendo sempre sott’occhio gli eventuali curiosi, si sgrilletta fino a bagnare completamente con gli umori di una fica in fiamme, l’interno delle proprie cosce.
    Possiedo un grosso fuoristrada e per mia fortuna, data l’altezza del mezzo in questione, viaggio a quasi un metro al di sopra di eventuali guardoni forniti di normali utilitarie. Giulia si sarebbe potuta soddisfare, con la spacca completamente esposta al mio sguardo, senza essere vista dalla stragrande maggioranza dei vacanzieri.
    " Non mi vede nessuno vero?"
    " No, stai tranquilla!" Mento spudoratamente, sapendo benissimo che chiunque sia in possesso di un’auto simile alla mia, un camper o addirittura sia un passeggero di un pulman, può godere dall’alto delle performance di mia moglie. Da anni coltivo una malcelata voglia di vedere mia moglie scopata da un altro. Mi eccito, quando vedo qualche bel maschio osservare il corpo di Giulia in maniera perversa. Lei è al corrente di questa mia mania ma, fino a questo momento, non aveva mai dimostrato un interesse particolare nei confronti di quest’ultima e tanto meno, la voglia di assecondarla.
    " Toglile !" Le ordino dopo alcuni minuti di spettacolo mozzafiato, offertomi da Giulia mentre, reclinato il sedile, si masturba con le mutande fradice di deliziosa sborra femminile e si contorce in preda al piacere che si sta procurando da sola. Arrapata come non ho mai visto, obbedisce senza polemiche e in un attimo, me la ritrovo priva di mutandine e sull’orlo di un imminente orgasmo.
    Vedo il suo dito medio entrare ed uscire da quella fessura, che vorrei leccare e penetrare con la lingua, ritrovatasi momentaneamente asciutta per la situazione irreale in cui sto vivendo.
    " Stò quasi per venire!" Esclama la biondina al mio fianco, con il tono di voce alterato dall’estremo godimento in atto. Fiduciosa della mia falsa assicurazione che, l’avrebbe avvisata nel caso in cui, qualche estraneo avesse potuto godere delle sue performance, continua a sgrillettarsi come un’adolescente in preda ad una scarica ormonale.
    Sto per affiancare un vecchio furgone della Wolkswagen e in questo momento, scatta in me un’idea che quasi mi fa sborrare nelle mutande. Il veicolo in questione procede su una corsia parallela alla mia ed è carico di maschi i quali, presuppongo essere operai extracomunitari.
    " Togliti anche la gonna!" Le ordino, mentre con fatica, mi tiro fuori dai pantaloni il cazzo completamente in tiro e con la cappella fradicia.
    Lei obbedisce senza nemmeno guardare fuori dalla macchina. In un attimo è completamente nuda dalla vita in giù e per qualche frazione di secondo, mentre finisce di togliersi la minigonna, mi mostra il culo con il buchino completamente fradicio e lubrificato dagli umori usciti dalla sua vulva infoiata. Si gira verso di me e mi rendo conto che, non può non vedere il pulmino alla mia destra carico di uomini superesaltati dallo spettacolo che sta avvenendo dentro la mia macchina.
    Non chiedo spiegazioni, sono troppo eccitato, vedo che mi guarda e dopo un attimo mi chiede.
    "In che marcia sei?"
    "La prima !" Rispondo sorpreso, mentre guardo fugacemente il grosso pomello del cambio.
    " Metti la seconda! Sono più comoda!"
    Non capisco immediatamente ma, mentre eseguo quell’ordine provenuto da una voce sull’orlo di un orgasmo, realizzo.
    Appena spostata la leva sulla seconda marcia che, in quella posizione risulta perfettamente eretta a novanta gradi, vedo Giulia allargare le gambe, spostarsi dal sedile del passeggero ed appoggiare le grandi labbra della sua splendida fica depilata sul pomolo delle marce. Girata verso di me, guarda quello che ho tirato fuori dalle mutande ed esclama soddisfatta. " Allora c’è vita laggiù!"
    I clacson dietro di me si fanno insistenti e a grande fatica faccio muovere il mezzo in avanti affiancando completamente il furgone alla mia sinistra. Non può, non essersi accorta dei quattro uomini spalmati sui vetri, che stanno sbavando nel vederla seminuda e con una mano che tiene allargate le grandi labbra. Li vedo estasiati e con la bocca aperta, cercare di combattere il riflesso sui vetri esterni pur di non perdersi un secondo di quello spettacolo degno di una porno star. Lei fa finta di niente, come non esistesse un mondo fuori. Mugola e geme alle prese con la leva del cambio appoggiata sulla fica.
    Più di una volta, nei nostri dieci anni di matrimonio, l’avevo avvisata del mio malsano desiderio di vederla mostrare le proprie grazie a qualche estraneo. Centinaia di volte le avevo chiesto di non indossare le mutandine quando si usciva per qualche festa o cena da amici. Non aveva mai accettato di farlo anche se, a quelle fantasie si eccitava moltissimo. Un po’ infastidito da un tale, repentino e inspiegabile cambiamento, mi chiedo se lei abbia qualcosa da farsi perdonare. Non riesco a pensare oltre, sono troppo eccitato. Vedo l’asta del cambio completamente inondata dagli umori della fica di Giulia e sadicamente freno a fondo bloccando l’auto. Lei si sbilancia, perde l’equilibrio spostando tutto il peso sul suo splendido culo. In una frazione di secondo, la vedo impalarsi sulla leva del cambio ed un urlo di piacere misto a dolore, copre momentaneamente la musica della radio accesa. Quasi vengo nel vederla ad occhi chiusi andare su e giù su quell’inusuale cazzo. Quell’attrezzo è decisamente grosso e lungo, lo vedo sparire e riapparire ad un ritmo crescente.
    " Dio quanto godo! " Esclama lei inarcando la schiena e gonfiando il torace nella mia direzione. Le sue tette enormi e dure ballonzolano sotto un’impalpabile canotta di cotone azzurro. Non mi trattengo e con un movimento deciso gliela tolgo. Incredibile, mia moglie è completamente nuda di fronte a me e ad altre quattro persone che, la osservano da un vecchio furgone scassato. Si sta facendo scopare dalla leva di un cambio e finalmente, allunga una mano e prende il mio uccello. Non mi manca molto per sborrare, mi sta segando l’enorme cappella con le sue piccole dita e sta urlando di piacere. Tenta di piegarsi per farmi un pompino ma la blocco. Se la lasciassi fare, gli spettatori all’esterno perderebbero la visuale. Non voglio, è troppo eccitante. Guardo fuori e pur non vedendo le loro mani, sono convinto che, i quattro fortunati spettatori, si stiano masturbando. Allungo le dita e afferro le tettone di Giulia, le pizzico i capezzoli come piace a lei e comincio ad insultarla dandole della troia. Lei è al limite ed intensifica il ritmo della sua cavalcata. La sua sborra ha creato una piccola pozzanghera alla base del cambio e il suo corpo è madido di sudore che accentua a dismisura il profilo delle sue curve.
    " Veeengooo……"
    Urla dopo qualche secondo contorcendosi su se stessa. La lascio finire di godere poi, le prendo uno dei codini e la tiro verso di me. Lei capisce al volo, afferra il mio cazzo e se lo infila in bocca fino in fondo. Guadagno a fatica la corsia di emergenza e finalmente esplodo. Lei per la prima volta da quando siamo insieme, non si sposta. La sento ingoiare tutto senza discutere e sembra anche che lo faccia volentieri.
    Rimaniamo per alcuni minuti ad ansimare in silenzio poi, con un sorriso soddisfatto, Giulia alza la testa e mi chiede ." Sono stata brava?"
    " Si!" Confermo io mentre cerco ancora di riprendermi dall’accaduto. " Come mai questo cambio di mentalità inaspettato?"
    " Non è quello che hai sempre voluto?"
    " Si ma non me lo aspettavo! Non è che hai qualcosa da nascondere?"
    " No !" Risponde lei offesa. " Mi sono decisa a farlo perché continui a chiedermelo e adesso che l’ho fatto, devo dirti che mi è piaciuto molto."
    " Allora lo rifarai?"
    " Quando vuoi!"
    " Ti farai anche scopare da un altro, se ci fosse l’occasione giusta?"
    Lei rimane in silenzio per un attimo, poi risponde: " Si ! Basta che tu sia presente!"
    La bacio in bocca allungando una mano sulla sua passera ancora fradicia. Le infilo due dita nel buchino e la masturbo per un po’ poi, quasi sadicamente smetto, accendo il motore e riparto.
    " Non puoi lasciarmi cosi!" Mi rimprovera Giulia ancora completamente nuda, mentre con tre dita cerca di ripristinare il vuoto lasciato da me dentro la sua fica. La vedo allargare le gambe mentre si gira nella mia direzione per mostrarmi le sue labbra gonfie e bagnate.
    " Mantieniti calda, perché ho alcune cose in mente da farti fare prima di arrivare al mare!"
    " Quali cose porco? Cosa mi vuoi far fare? Un pompino a qualche casellante? Farai finta di bucare e cercherai qualcuno che mi dia una mano a cambiare la ruota?… Dovrò farlo senza mutandine addosso e poi, per ripagare il debito, dovrò farmi scopare da qualche camionista sudato?"
    Le sue non erano domande, erano un incitamento nei miei confronti. Voleva che le dicessi cosa avevo in mente. Questo la stava eccitando a dismisura e lo potevo vedere da quanto si infilasse le dita dentro la spacca.
    " Vedrai!" Rispondo io mentre mi immetto di nuovo in colonna.
    " Mi vede qualcuno?" Mi chiede Giulia infoiata.
    Capisco che, a questo punto, lei vuole sentirsi dire di si. La guardo mentre ormai si è quasi completamente infilata l’intera mano nella fica.
    " Se rimani così non ti vede nessuno! Dovresti metterti alla pecorina perché il camionista la davanti possa gustarsi qualcosa. Solo se avvicini il culo al finestrino, riuscirebbe a godere."
    Con un sorriso malizioso, adornato da un’espressione di estremo godimento, lei chiede ancora.
    " Allora se rimango così non può proprio vedermi?"
    " Si !" confermo io, sperando che faccia quello che sono convinto voglia fare. Infatti, mentre affianco la cabina del grosso autoarticolato, lei si mette carponi, con la testa nella mia direzione. Allarga per bene le gambe ed appoggia le sue splendide natiche al finestrino, con una mano continua a tormentarsi la fica, mentre usa l’altra per farmi un segone. Prima di prendermelo di nuovo in bocca, mi guarda ed esclama: " Lo faccio solo per te!"
    Cerco di trattenermi per non sborrarle subito in bocca e penso allo spettacolo che si sta godendo l’autista del camion. Capisco che se n’è accorto, perché sento dei commenti decisamente poco eleganti nei confronti di mia moglie. Anche lei li sta sentendo e questo la porta ad eccitarsi ancora di più. Mi accorgo che quello che sta facendo le procura un piacere indescrivibile, mai provato fino a quel momento. Non resisto, aziono il comando del finestrino e lo faccio abbassare fino in fondo. Adesso Giulia può appoggiare le sue splendide chiappe sul bordo della portiera e far vedere al camionista quanto riesca ad infilarsi la mano nella vagina gonfia. Adesso possiamo ascoltare distintamente gli sproloqui di quell’uomo e vi assicuro, non ho mai sentito niente del genere. Giulia viene quasi subito, sborrando sul rivestimento in pelle della portiera. Penso che qualche schizzo sia anche uscito dalla macchina per andare ad imbrattarne la vernice nera. Non capisco più niente, mia moglie mi sta facendo un pompino, mentre fa vedere le sue “vergogne” ad uno sconosciuto. Sborro di nuovo e di nuovo, lei beve tutto con estrema soddisfazione. La sento ingoiare e non mi trattengo. Le dico che è una troia, una puttana, una vacca e lei, invece che offendersi, mi da ragione godendo come non l’avevo mai vista prima.
    Ci ricomponiamo in qualche maniera e finalmente arriviamo alla barriera di Venezia. Pago il pedaggio e proseguo verso la nostra destinazione. Parliamo molto. A me è piaciuto quello che mia moglie ha fatto e quindi, ci accordiamo su come convincere qualche bel giovane, una volta arrivati in spiaggia, a fottersi Giulia davanti a me. Il programma uscitone mi eccita tantissimo, tanto da chiederle se, prima di uscire dal casello di Latisana, è disposta a mettere in pratica alcune delle strategie seduttive appena elencate. Lei è molto entusiasta e questo, mi provoca un brivido di piacere lungo la schiena.
    Si appisola per un momento ed io, ho il tempo per pensare.
    Voglio rendervi partecipi delle mie elucubrazioni mentali.
    Ho sempre avuto una fiducia smisurata nei confronti di mia moglie e lei, altrettanto. In dieci anni di matrimonio non ci siamo mai traditi ( almeno da parte mia. ). La nostra vita sessuale ha sempre fatto faville. Forse non in quantità, ma sicuramente in qualità. Ho sempre seguito la filosofia del poco ma buono. Abbiamo cominciato a fare sesso normalmente poi, con il tempo, siamo passati a qualche coadiuvante del tipo: fantasie erotiche, fumetti, giornaletti, dvd e per finire, servizi fotografici ad alto contenuto erotico, scaricati nei vari siti amatoriali e riportanti le nostre prodezze sessuali debitamente criptate sui nostri visi. Come ho scritto prima, ho provato più di una volta a coinvolgere mia moglie in qualche scambio di coppia o più semplicemente, un incontro a tre ma, puntualmente, ricevevo sempre un secco no come risposta. Adesso mi ritrovo con una donna che, in meno di un’ora, ha fatto arrapare un intero furgone di operai e non contenta, ha costretto un camionista a masturbarsi nella cabina del suo camion. La stessa mi ha promesso che, se ci sarà l’occasione, si farà impalare da qualche sconosciuto purchè io sia presente. Qualcuno di voi mi darà del deficiente e cornuto ma, vi garantisco, quando un rapporto è veramente saldo, il tradimento, se fatto in presenza dell’interessato, diventa un gioco erotico infinitamente arrapante.
    La guardo mentre dorme. E’ appoggiata su un fianco, la sua minigonna si è arrampicata lungo i fianchi fino a scoprirle il pube splendidamente depilato. Dalla piega della sue enormi labbra esce sbarazzino il cappuccio del clitoride che risalta del suo colore rosa scuro. Una goccia di umore, residuo delle recenti masturbazioni, le cola lungo l’interno coscia. Salgo con lo sguardo e quello che vedo è altrettanto eccitante. Uno dei suoi bellissimi capezzoli fa capolino dal bordo della canottiera. Lo guardo estasiato. E’ grande e duro, contornato dalla sua enorme e splendida aureola. Ho le mani molto grandi ma, quando prendo in mano una delle sue gigantesche tette, non riesco a prenderla tutta. Allungo un dito e comincio a titillarle il bottoncino. La sento gemere poi, finalmente si sveglia.
    " Cosa mi stavi facendo?… Porco!"
    " Ti stavo preparando per il prossimo gioco!"
    "Cioè ?"
    " Fra un attimo ci fermiamo in Autogrill! Sei pronta a far sborrare qualche sconosciuto?"
    Mi guarda all’apparenza infastidita poi, con un sorriso perfido, mi risponde: " Anche due !"
    " Allora, se ne vuoi due, devi prepararti bene!"
    " Cioè? " Chiede lei sorpresa.
    Apro il cassetto del cruscotto e le indico il tubetto di vasellina che teniamo sempre a disposizione per qualche rapporto anale imprevisto.
    " Spalmatela bene dappertutto!" Le ordino con fare risoluto.
    " Due sono tanti, potrebbero farti male!" Aggiungo eccitato, mentre la guardo aprire il tubetto e spremere una quantità industriale di quel ritrovato sul cappuccio del clitoride. Con un movimento eccitantissimo comincia a spalmarsi la vasellina su tutta la fica. La apre con una mano e inonda anche le piccole labbra, infilandosi le dita impregnate di lubrificante nella spacca. Si gira maliziosamente ed offrendomi il tubetto, mi mostra il culo. Lo prendo e lo spremo sul suo buchino splendidamente posizionato a pochi centimetri dal mio viso. Non resisto, dopo averle riempito il solco delle chiappe di quel miracoloso unguento, le infilo un dito nello sfintere. Lei comincia a gemere. Mi faccio più intraprendente e ne infilo due, cominciando ad entrare ed uscire con ritmo regolare. Lei comincia a godere di nuovo ma io, dopo averla portata ad un livello d’eccitazione elevatissimo, smetto, aziono la freccia a destra ed entro nel parcheggio dell’Autogrill.
    " Adesso entriamo e facciamo finta di non conoscerci!" Le ordino mentre cerco di non ascoltare le sue lamentele, sul fatto di averla lasciata sull’orlo di un orgasmo.
    " Cerca di trovarne due adatti a farti godere in poco tempo! Se vuoi farteli tutti e due, li devi convincere ad entrare in macchina sul sedile di dietro. Io ti aspetterò li!"
    Giulia mi guarda incuriosita poi, con un sorriso sornione mi chiede: " Pensi che non ci riesca?"
    Assolutamente convinto delle sue capacità seduttive, la sfido spudoratamente e senza sorridere le dico:
    " Finché non li vedo sborrare sulla tua faccina, nel tuo culo o nella tua fica, non ci crederò!"
    Lei comincia a ridere e dopo un attimo mi chiede :
    " Scommettiamo che, in quindici minuti io sono già a cavallo di un cazzo, mentre mi spompino il secondo per farmelo mettere nel culo ?"
    " Se perdi la scommessa cosa facciamo ?" Le chiedo infoiato.
    " Se perdo, mi porti a troie, ne scegli una e per tutta la notte ci lesbico assieme e faccio tutto quello che mi chiedi."
    " Ho un’idea migliore !" Affermo serio, sapendo quanto i rapporti saffici non la eccitino per niente.
    " Dimmela!"
    " Convinci la tua amica estetista a depilarti la passera a casa nostra e poi te la fai, mentre io vi spio dal nostro armadio !"
    Lei rimane zitta un attimo, la proposta le da leggermente fastidio poi, convinta di vincere, mi spara un “ Ok” stizzito.
    " Ti piace la mia amica estetista…. eehh!"
    " No! Mi piace l’idea di vedervi trombare insieme!"
    " Porco !"
    " Troia !"
    Ridiamo di gusto mentre scendiamo dalla macchina e ci avviamo insieme verso l’entrata del punto di ristoro.
    Quando le ante automatiche si aprono io mi fermo, la faccio andare avanti e mentre attivo il cronometro del mio orologio, le dico:
    "Da questo momento hai quindici minuti! Vediamo se sei così brava come pensi di essere!"
    Lei mi guarda e con un sorriso che è tutto un programma, mi risponde:
    " Tu non conosci le donne!"
    L’aria condizionata del locale le fa inturgidire leggermente i capezzoli appena nascosti dal sottile tessuto della canotta attillata. Faccio finta di niente e la sorpasso. Vedo che si ferma di fronte ad una scaffalatura piena di carabattole. La forte luce del sole penetra dalla finestra vicina e la investe in pieno. La guardo e capisco perché si è messa proprio li. Guardata in controluce, la sua minigonna diventa completamente trasparente. Se uno si concentra un attimo, attraverso quell’impalpabile barriera di tessuto, può arrivare a vederle perfettamente la fica.
    Il locale è strapieno di gente e penso che lei ci metterà un attimo a trovare le sue prede. Infatti, in meno di due minuti, due ragazzi che sommata la loro età, presuppongo superi di poco la mia, le si fanno intorno con fare indifferente. Vedo i loro sguardi arrapati percorrere ogni centimetro del suo corpo. Lei fa ancora l’indifferente ma, trova qualsiasi scusa per mettersi in mostra. Si fa cadere una spallina scoprendo metà della tetta destra. Non la tira su anzi, con un movimento impercettibile, tende la canotta verso il basso fino a mettere in mostra metà dell’aureola. Basterebbe ancora un millimetro per vedere uscire tutto il capezzolo eretto. Lo spettacolo è incredibile. La patta dei pantaloni dei due giovanotti si gonfia a dismisura. Uno dei due dev’essere notevolmente dotato, visto l’enorme gonfiore sotto le sue brache. Lei fa ancora la gnorri, snobba i loro sguardi e continua a razzolare con le mani sulla scaffalatura piena di cianfrusaglie. Prende un piccolo orsacchiotto di peluche e se lo fa sfuggire di mano. Prontamente ed all’unisono, i due ragazzi si inginocchiano per recuperarlo. Lei fa altrettanto e mentre si accovaccia di fronte ai loro sguardi, allarga le cosce in maniera oscena. Io sono leggermente spostato di lato a quattro, cinque metri di distanza ma, vi assicuro che quello che ho visto, mi ha fatto provare una fitta di piacere estremo. La sua fica è lucidissima di vasellina e di umori. Sono convinto che lei è arrapata come non mai. Rimane inginocchiata, apre e chiude ritmicamente le gambe per attirare l’attenzione in mezzo ad esse. Ci riesce subito. I due rimangono imbambolati a guardare le sue labbra gonfie ed aperte. Il grilletto è durissimo e si è sollevato fino a sporgere dal cappuccio. Non so chi fra i tre sia il più eccitato, perché vedo uscire dalla spacca di mia moglie un filo lucente di goloso lubrificante femminile e vedo i suoi occhi azzurri socchiudersi per qualche secondo.
    Ha sborrato! E’ venuta solo a farsi guardare. I suoi umori le escono dal buco e vanno a formare una piccola pozzanghera sul pavimento. Si riprende in fretta, sotto gli sguardi attoniti dei due spettatori. Allunga una mano per afferrare l’orsacchiotto che gli sta offrendo uno dei due e con l’altra si allarga la fica e vi infila due dita. Poi, con la stessa mano grondante di umore, si alza e se la fa stringere in segno di saluto. Si congeda dai due ragazzi inoltrandosi nei meandri del negozio formati dall’infinità di scaffalature. Non possono non aver capito il messaggio. Infatti, dopo alcuni secondi di sbigottimento, cominciano a parlottare sommessamente, per poi seguirla in quella che penso sarà, l’avventura erotica della loro vita. La raggiungono in un punto dove non c’è tantissima gente. Lei li sta aspettando di fronte allo scaffale dei profumi e dei saponi. Non li guarda e capisco che lo spettacolo non è ancora finito. Fosse per lei, sono sicuro, sarebbe gia in macchina a farsi stantuffare da quei due giovani cazzi che, data la loro giovane età, possono sborrare anche tre o quattro volte di seguito assicurandole una lunga goduta. Ma lei vuole farmi eccitare. Vuole regalarmi tutte le fantasie che le ho svelato nei nostri dieci anni di matrimonio.
    Prende una bomboletta di deodorante. Dalla sua forma e dalle sue dimensioni, la paragono al cazzo di qualche stallone di colore. Sono sempre rimasto impressionato dai volumi dell’uccello degli uomini “ Africani” e mia moglie altrettanto. Si allontana dalla scaffalatura lanciando un’occhiatina sensuale ai due ragazzi momentaneamente parcheggiati davanti al bancone degli insaccati. Uno dei due tiene in mano un salame di enormi dimensioni e non perde l’occasione, mentre Giulia lo sta guardando, di portarselo all’altezza dell’uccello e simulare un leggera sega.
    Lei gli risponde passandosi la lingua sul labbro superiore umettandone la superficie. L’aggancio è avvenuto. Adesso bisogna solo vedere, quanto lo spettacolo condotto da mia moglie andrà avanti, prima di culminare in un mare di sborra. La guardo ancheggiare lungo il corridoio. E’ splendida. Il suo corpo è perfetto. Vedo le sue curve nascoste a malapena dai micro indumenti che indossa e mi eccito come un toro nel pensare che quelle grazie saranno viste anche da altri.
    Si ferma davanti ad un espositore girevole stracarico di ciabatte infradito. I due giovani stalloni la seguono a pochi metri di distanza, cercando di non perderla mai di vista. Gli altri avventori sembra non si siano accorti di niente. Peccato!
    Prende un paio di ciabatte e si avvia verso un piccolo sgabello, posizionato di lato proprio per poter permettere ai clienti di provare i vari modelli di calzature. Non capisco subito le sue intenzioni ma, la vedo appoggiare la bomboletta del deodorante sulla seduta della piccola sedia. Non l’ha sistemata distesa. L’ha messa perfettamente in piedi. Si guarda con circospezione attorno, mentre armeggia con le ciabatte. Porta il sedere sopra lo sgabello e in un momento di disattenzione generale, si abbassa. La minigonna a balze copre la bomboletta, adesso nessuno potrebbe vedere qualcosa, se lei non volesse. Rimanendo sollevata con il culo, guarda i due ragazzi, sorride loro e lascia cadere le ciabatte. Alza la gonna sul davanti mettendo di nuovo in vista la sua splendida fica depilata e imbrattata di vasellina mista a sborra femminile. Faccio fatica a vedere e mi devo esporre un pochino. Faccio finta di osservare uno splendido modellino di Ferrari ma, i miei occhi sono in mezzo alle gambe di mia moglie. Con una mano si tiene sollevata la gonna e prima che, i tre maschi arrapati che la stanno guardando capiscano le sue intenzioni, comincia a calarsi sulla bomboletta. Quasi il modellino mi cade dalle mani. Vedo l’enorme cilindro sparire fra le labbra bagnate della sua fica. Dieci centimetri… quindici…venti! E’ riuscita ad infilarsela tutta e adesso sta gemendo attirando l’attenzione di qualche passante. Un turista inglese si ferma e vedendola paonazza in viso e sudata, le chiede se va tutto bene. Con uno stentato slang anglosassone lei risponde di si. Sta godendo come una troia, lo capisco da come arriccia le dita dei piedi. Si accovaccia, allarga le gambe e fa finta di osservare le due infradito ma, con una mano malandrina, comincia a far scorrere su e giu il suo nuovo cazzone metallico. Noto uno dei giovanotti infilarsi una mano in tasca e dopo meno di un secondo, lo vedo contorcersi cercando di non farsi notare. Una larga chiazza compare proprio alla sommità dell’enorme rigonfiamento dei suoi pantaloni. Ha sborrato!
    L’altro non è da meno, ma ha la furbizia di coprirsi il pacco con il marsupio. Giulia ha visto tutto e ha deciso di portare a termine il suo piano. Si rialza e va a rimettere a posto le ciabatte. Probabilmente non le piacevano. Si avvia verso le casse passando vicino ai due mandrilli. Si ferma di fronte a quello che ha sborrato e che adesso, mostra, vergognandosi, una grande macchia sui suoi bermuda colorati. Giulia gli sorride maliziosamente, allunga una mano e va ad appoggiarla proprio su quest’ultima. Lui rimane immobile, mentre mia moglie si infradicia le dita con quella roba poi, con un movimento da vera porca, si porta la mano alle labbra e comincia a succhiarla. Finita la pulizia, si mette in coda alle casse per pagare un misero pacchetto di caramelle. I due ragazzi le si fanno dietro, io pure.
    Vedo mani estranee infilarsi sotto la gonna di mia moglie e lei, per agevolare le operazioni, spinge in fuori il culo. Fa cadere un paio di volte la borsetta e nel piegarsi per raccoglierla, fa vedere che ha ancora un grosso ingombro nella spacca. Vedo le sue cosce completamente fradice e vedo un dito impertinente alzarle la gonna ed infilarsi nel buco del culo. Arriva a pagare proprio mentre ha un orgasmo. Fa fatica a rimanere in piedi e il ragazzo dietro di lei, che la sta masturbando analmente, l’aiuta a sorreggersi mentre continua la sua operazione. Io sto quasi per venire nelle mutande ma, finalmente usciamo.
    Prendo una scorciatoia per arrivare primo alla macchina, mentre vedo Giulia camminare in mezzo ai due ragazzi che le mettono le mani dappertutto. Lei li blocca stizzita e con gesto eloquente, ordina loro di pazientare un momentino. Apro la macchina, salgo al mio posto ed attendo. Arrivano dopo qualche secondo. Giulia apre la portiera dietro e fa salire il primo poi, entra lei seguita dal secondo. Quando lo sportello si richiude, i due ospiti hanno un sussulto nel vedermi.
    " tranquilli!" Esclama Giulia. " Lui sa tutto!"
    Per convincerli che non sta mentendo, si abbassa la canottiera liberando le sue enormi tette che ballonzolano per una frazione di secondo. Si alza la minigonna e mette in mostra le sue grandi labbra allargate a dismisura dalla bomboletta di deodorante ancora infilata nel suo accogliente buco. La vedo guardarmi e con un sorriso di complicità sulle labbra, allunga le mani afferrando i due giovani cazzi che pulsano sotto le bermuda. I vetri posteriori sono oscurati e nessuno può vedere quello che sta accadendo.
    Vedo i due ragazzi rilassarsi e cominciare a godere. Giulia ci mette un attimo ad infilare le sue piccole manine nelle le mutande dei due giovani amanti. La sento emettere un gridolino di soddisfazione mista a piacere. Dopo qualche secondo fanno capolino dalle dita di mia moglie, due cappelle rosse, turgide e completamente bagnate. Una, come sospettavo, è enorme e fa da capolinea ad un’asta di enormi proporzioni. Ad occhio e croce, valuto la lunghezza di quel pene in una ventina di centimetri ma, è il diametro a stupirmi. La mano di Giulia non riesce a richiudersi su quella verga dura e lunga. L’altra è più modesta, è grossa ma, il cazzo che la sorregge è piccolino. Duro come un sasso, ma di modeste dimensioni. Guardo mia moglie la quale, con uno sguardo pieno di complicità, mi fa capire la sua preferenza. Si gira di lato e si cala con il viso sul più grosso.
    Alla faccia delle donne che dicono di non guardare le dimensioni! Penso io un po’ offeso.
    Fa fatica a prendere in bocca quell’arnese ma, con un po’ di impegno, riesce ad infilarsi tutta la cappella fra le labbra. All’altro sta mostrando il suo splendido culo e la bomboletta di profumo ancora infilata nella fica. Non gli permette di prendere iniziative perché, con un movimento da vera porca, afferra il suo cazzo in tiro e comincia a segarglielo mentre è intenta a spompinare l’amico.
    Il “ minidotato” si vede costretto a prendere il giocattolo erotico di mia moglie e limitarsi a fare un ritmico su e giù. Lei reagisce e prende a mugolare e gemere. Io non capisco più niente, me lo tiro fuori dai pantaloni e comincio a masturbarmi.
    " Vi piace mia moglie ehh!" Esclamo cercando di trattenermi per non sborrare.
    " Siiii!" Rispondono quasi simultaneamente i due ragazzi.
    Lei non parla, si limita a lanciare degli eccitantissimi suoni gutturali, dato il grosso ingombro che ha in bocca. Vedo il superdotato scattare in modo convulso e spingere la nuca di mia moglie verso il basso. Sta venendo. Giulia si stacca un attimo da quella incredibile proboscide e mi chiede:
    " Ingoio o faccia ?" Io sono al limite e le ordino : " Tutti e due !"
    Esegue la disposizione alla lettera, i primi due schizzi di sperma le colpiscono violentemente il viso, gli altri spariscono nella sua gola avida ed affamata. L’altro, assistendo allo spettacolo, non resiste e senza chiedere il permesso, comincia a venirle su un fianco. La sborra la colpisce prima su una natica poi sul giro vita, fino a scenderle lungo la pancia sfiorando l’ombelico. Lei con una mano comincia a spalmarsi il nettare salato su tutto il grembo e vedo che sta per venire.
    " Sto sborrando anch’io !" L’avviso quasi urlando.
    Non le serve altro, si alza leggermente dall’uccello che le ha appena riempito la faccia e la bocca di sperma e apre le labbra per raccogliere il mio. Esplodo. Seguendo la stessa ed eccitantissima tecnica, si riempie la faccia con i primi due schizzi, gli altri li ingoia senza remore e nello stesso momento la sento venire in modo estremo. Penso sia finita, ma lei non ne ha ancora abbastanza. Mi guarda con il suo bellissimo viso inondato di sperma e mi chiede: " Non vuoi vedermi piena di cazzi?"
    " Si!" confermo io, mentre l’uccello, incredibilmente, mi torna duro.
    Non se lo fa ripetere, si gira verso il “minidotato” e gli chiede: " Vuoi scoparmi nel culo?"
    " Si !" Risponde lui con il cazzo nuovamente in tiro e lubrificato dalla sborra appena uscita dalla sua cappella.
    " Allora prima devi leccare!" Esclama Giulia mostrandogli il viso imbrattato di seme.
    Lui non discute. Prende a leccarla voluttuosamente ingoiando tutto, senza fiatare. Lei è girata alla pecorina e mi sta mostrando la sua fica ancora invasa dalla bomboletta di profumo. Mentre si fa leccare la faccia, ha già preso in mano i due cazzi estranei e la vedo segarli con dei movimenti incredibilmente eccitanti. Davanti a me ho un culo da calendario, il suo buco è completamente lubrificato e pronto per una penetrazione violenta. Me lo sta facendo vedere spudoratamente, mentre sta masturbando due sconosciuti con le sue piccole manine. Quello che mi fa godere di più, è proprio il fatto di vederla completamente partecipe a questo godimento. Non l’ho mai vista così infoiata e mi rendo conto che, finalmente, si è liberata dei suoi blocchi psicologici e questo le procura un immenso piacere. Devo alzare il volume dell’autoradio a dismisura, pur di coprire i suoi gemiti e i suoi incitamenti ai tre maschi che la stanno scopando. Urla e si dimena in una maniera che non ho mai visto. Porca e troia come ho sempre sognato e adesso, incredibilmente, il mio sogno si sta avverando. Mia moglie si sta scopando due cazzi sconosciuti e lo sta facendo con immenso piacere. Il suo corpo è ormai un completo luccichio dato da schizzi di sperma, vasellina e litrate di sborra femminile che le colano lungo le gambe. Aspetto il momento fatidico senza commentare e dopo alcuni secondi, la vedo allargare le gambe e sedersi a smorzacandela sul ragazzo dal cazzo enorme. Emette un gemito di piacere misto a dolore quando, tolto il tubetto di deodorante, si infila un cazzo vero, leggermente più grosso di quello appena tolto. I suoi lamenti durano poco e vengono sostituiti in breve da dei mugolii animaleschi. Il " minidotato" non resiste, si posiziona dietro il suo splendido culo, impunta la cappella e con una spinta decisa la infila nello sfintere di mia moglie. L’urlo che sento un attimo dopo, mi fa accapponare la pelle. Mia moglie, per la prima volta in vita sua, ha due cazzi veri dentro di se. Questo particolare la porta ad urlare e a muoversi convulsamente. Io guardo e vedo due uccelli entrare ed uscire dai buchi di Giulia ritmicamente, vedo sborra mista ad umori vaginali mescolati a vasellina, uscire da quei due orifizi aperti ormai rossi ed irritati dall’uso smodato delle ultime ore. La sento urlare assieme ai suoi due giovani amanti, la sento chiedere di essere chiavata più forte, che non ha mai provato due cazzi così e vuole essere riempita in tutti i buchi. Le sue richieste non tardano ad essere esaudite. Il primo a venire è il superdotato. Attanagliandola ai fianchi, le scarica il contenuto delle sue grosse palle fino ad inondarle l’utero. I suoi scatti di piacere indicano la quantità di seme penetrata nella fica di mia moglie. Sono tanti, talmente tanti da costringere Giulia ad alzarsi leggermente dalla clava conficcata nel suo addome, per permettere di far uscire un po’ di sperma. Una pozzanghera enorme prende forma sul boschetto di peli alla base del cazzo del superdotato che, urla di piacere.
    Il secondo viene quasi simultaneamente. Avvisa Giulia, chiedendole inutilmente dove può scaricarsi. Lei lo invita a farlo dentro il suo intestino per non sporcare e lui, con immenso piacere lo fa. Vedo gli spasmi sulle sue giovani natiche, indicarmi che sta imbottendo il culo di mia moglie di sborra. Lei è già da un pò che sta venendo. Vi auguro di incontrare una donna come la mia che, riesce ad avere orgasmi simultanei e continuativi. Vi ritrovereste ad impalare una fica la quale, prima di ricevere la vostra prima sborrata, è già al terzo orgasmo.
    Vedo colare liquido bianco e denso a fiumi dai due buchi di Giulia ma, ne manca uno. L’avviso che, se non prende in bocca il mio cazzo in breve tempo, dovrà pulire i sedili in pelle nera dalla mia scarica di liquido seminale. Si gira, si toglie il superdotato dalla fica e sentendo ancora un enorme turgore da parte di quest’ultimo, si appoggia la cappella sul buco del culo e mostrandomi la passera arrossata e grondante di seme di un altro uomo, comincia a farsi inculare di nuovo. Mentre mi stringo l’asta per non sborrare, vedo che fa fatica. La mazza in questione è decisamente grossa. Giulia non ha mai preso nel culo un volume del genere. La vedo titubare così, prendo io per lei la decisione, le metto le mani sulle spalle e spingo verso il basso.
    " Strooonzoooo!! Oohhh!" E’ l’urlo che emette lei, mentre quel pistone da formula uno, le strappa le pareti del cilindro anale. Il ragazzino non riesce ad infilare più di metà del suo randello ma, non si lamenta e prendendo le chiappe di mia moglie da sotto, comincia a stantuffarla selvaggiamente. Il piacere è immenso. Lei torna ad urlare. Io la blocco infilandole il mio uccello in bocca. Non fa in tempo a prenderlo in mano, le schizzo fra le labbra tutto il mio piacere. Godo immensamente nel chiedermi quanta sborra abbia ingoiato oggi. Probabilmente, per lei non è ancora abbastanza perché, dopo una decina di escursioni sul palo da venti centimetri che la sta inculando, lo sente ingrossarsi e fermarsi, preludio di un’imminente eruzione. Si toglie dallo sfintere l’enorme ingombro, si gira, afferra anche il piccolo cazzo dell’altro giovane ed attende menando le loro cappelle viola a più non posso. Viene ricompensata quasi subito. Per primo, di nuovo, esplode il superdotato e mentre lei beve tutto, l’altro la sorprende con degli schizzi rivolti sul suo collo e sulla sua guancia sinistra. Emette un gemito di piacere e dopo essersi strofinata l’uccello, che sta sparando le ultime goccioline di seme, lo prende in bocca alternando le spompinate con l’altro. Il suo splendido culo è di fronte a me. Lo posso vedere attraverso gli schienali dei due sedili anteriori. I suoi buchi sono una fontana di umori maschili e femminili, che la imbrattano fino alle ginocchia. Continua a muoverlo e a gemere, capisco che ha bisogno di un coadiuvante per venire un ultima volta. Le infilo due dita nella spacca e avvio un ritmico su e giù.
    " Di più !!" Esclama lei mentre si alza dai due cazzi e offre a ciascuno dei due ragazzi un capezzolo da leccare e mordere. Ne infilo tre e poi quattro.
    " Di più !" Ordina lei con la voce rotta. Chiudo il pollice sul palmo e spingo. La mano scivola dentro senza difficoltà fino al polso. Stantuffo talmente forte da farle sbattere le tettone sulle facce dei due giovani amanti. Lei ha la bocca aperta, mugola e urla allo stesso momento, sbava come un neonato e chiede di essere insultata. Pur essendo eccitato a dismisura il mio attrezzo non ce la fa a rialzarsi ma, come sospettavo, i due giovanotti non restano insensibili a quello spettacolo. Uno mi chiede cosa io stia facendo a mia moglie e quando lo metto al corrente che, le ho infilato un’intera mano nella passera, emette un gemito e mi implora di avere il permesso di farlo lui. E’ lei a rispondergli e sfilandosi la mia mano, si gira e gli mette il culo in faccia. Lui è seduto con la schiena poggiata alla portiera. Afferra con entrambe le mani le chiappe di Giulia, le allarga e si cala con la lingua su quel paradiso. Pur essendo giovane è molto esperto, infila la sua grossa appendice scivolosa prima nel culo poi nella fica. Mia moglie sta raggiungendo un altro orgasmo e in preda agli spasmi, gli ordina di infilarle quella benedetta mano. Lui non se lo fa ripetere due volte e con un movimento veloce e calibrato, la impala con un braccio e comincia a stantuffarla con violenza. Lei, estasiata dal piacere, si solleva e chiede al superdotato di sedersi alla stessa maniera del suo amico, ma sulla portiera opposta. Il superdotato lo fa senza chiedere spiegazioni, con la clava enorme e dritta a novanta gradi. Giulia si prende le due enormi tette, le avvicina una all’altra e vi infila il cazzone nel mezzo. Da il via ad una spagnola da film porno. Il membro del ragazzo è talmente duro e turgido da uscire di un bel po’ da quel morbido nido e la sua cappella viaggia su e giù a qualche centimetro dalla bocca di mia moglie.
    Lei non si fa sfuggire l’occasione e sapientemente, ad ogni affondo, apre le labbra e si infila quell’enorme cupola di carne violacea in gola. Non mi trattengo, prendo la macchina fotografica e comincio ad immortalare il momento. Lei apprezza e dopo un attimo, urla tutto il suo piacere. Il ragazzo che la sta impalando con una mano, intensifica il ritmo mentre l’altro lo vedo inarcarsi e gemere. La sborra la colpisce sul mento, sulle labbra, sugli occhi ma lei, non fa niente per evitarlo. Sta urlando come una forsennata che non ha mai goduto così.
    Dopo quasi un’ora e mezza tutto è finito. L’auto è satura dell’odore di sperma e la temperatura è alle stelle. Giulia prende dalla tasca del sedile una confezione di salviette umidificate. Ci puliamo senza commentare.
    " Vi è piaciuto?" Chiede mia moglie ai due ragazzi esausti.
    Non aspetta una risposta, li bacia entrambi su una guancia, li ringrazia poi, li spedisce fuori dall’auto.
    Li vedo allontanarsi barcollando. Mi giro verso Giulia, le sorrido e la ringrazio. Lei mi guarda e mi chiede " Trovi sia stata una bella esperienza?"
    " Si!"
    " Allora preparati perché in spiaggia, ci sono molti negretti che vendono cose inutili!"
    " Cosa vuoi dirmi?"
    " Che non mi interessano le loro carabattole ma, quello che hanno sotto i vestiti!"
    Sorrido di nuovo e mi immagino cosa succederà nei quindici giorni successivi, ma questa… è tutta un’altra storia.


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  3. Orione1
     
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    TRE TRE TRE ecc.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ecc
     
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