8 Marzo 2010

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  1. Mr.ShikaHack
     
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    Premetto subito che quello che leggerete è tutto maledettamente vero, è tutto maledettamente successo, e che Voi ci crediate o no non potrebbe importarmene meno, ma avevo bisogno di sfogarmi, di esorcizzare l’evento, e ancora oggi a distanza di poco più di un mese non so se compiacermi dell’accaduto oppure maledire quella notte che mi sta cambiando la vita.

    Come può una sola notte cambiare la vita di una persona? L’ho visto succedere mille e mille volte, ma sempre e soltanto nei film, mai nella realtà, invece a me è successo veramente la notte dell’8 Marzo scorso, il giorno della festa della donna. quello che ho da raccontare sarà una cosa non breve, e forse dovrò richiedere la Vostra attenzione per più di una volta, mi scuso per questo, ma voglio riportare le cose esattamente come accaddero, non voglio omettere niente e sarei felice se all’indirizzo di posta elettronica che leggete a fianco mi vorrete mandare i Vostri commenti, meglio dire i Vostri consigli e per favore, ve lo chiedo per favore, non mi scrivete col proposito di conoscermi…d’accordo?

    Mi chiamo Annarita ma per tutti sono solo Rita, sono la maggiore di tre sorelle le altre due sono Katia e Linda; io ho 33 anni portati splendidamente, perdonate l’atto di vanità, le mie sorelle 32 e 28 rispettivamente. siamo tutte e tre sposate e senza figli per scelta, almeno per ora, viviamo in una piccola città del centro Italia che spero mi perdonerete se evito di nominare, qui ci si conosce un po’ tutti e non sarei entusiasta che qualcuno potesse riconoscermi. direte voi che se non voglio correre rischi potrei evitare di scrivere quello che state per leggere, ma se non scrivo a qualcuno, fosse anche uno sconosciuto, mi sento impazzire, in un certo senso vorrei esorcizzare quello che mi è successo e le conseguenze che ha avuto e che non so ancora dove mi porteranno.

    Quella sera come tutte le volte che si festeggia la ricorrenza dell’8 Marzo io le mie due sorelle siamo uscite insieme col proposito di rientrare a casa non prima del mattino successivo, i nostri mariti non ci hanno mai fatto problemi in fondo capita una volta all’anno e se per una sera se ne stanno soli in casa non muore nessuno, così mentre quella sera loro si ritrovavano per una spaghettata tra mariti abbandonati noi siamo uscite per andare a divertirci; e questo volevamo fare, divertirci, nel vero senso della parola, non altro. divertirci e basta come avevamo fatto le volte precedenti; di solito si prenotava un tavolo al ristorante preferito e dopo cena via in discoteca fino al mattino successivo per poi tornare a casa sfinite; stavolta invece Adv
    del solito ristorante abbiamo prenotato un tavolo in un club particolare, un locale privè dove si pratica lo scambio di coppie, ma per l’occasione la normale attività era sospesa ed in omaggio all’8 Marzo era prevista una cena tutta al femminile ed uno spogliarello per sole donne con ragazzi molto giovani provenienti da altre regioni, per noi un cosa un po’ diversa dal solito 8 Marzo, anche un tantino trasgressiva se vogliamo ma niente di che…

    Inutile parlare della cena, buonissima ci mancherebbe e Champagne Francese come se piovesse, il locale era pieno, in tutto credo fossimo una trentina di donne, luci soffuse musica adeguata ma non troppo forte per permettere di parlarci tra noi, ragazzi da sballo, una decina, che si esibivano in uno spogliarello molto sensuale restando con indosso solo un perizoma per poi proseguire in una sorta di Lapdance sulla pista, altri ragazzi, altrettanto da sballo, si affannavano a servirci tutto quello che ordinavamo ai tavoli, c’era un ragazzo per ogni avventrice, quindi al nostro tavolo erano 3, e indossavano anche loro il solito microscopico perizoma che serviva solo a far vedere la loro notevole dotazione, per carità tutto con la massima educazione e non il minimo tentativo di avances da parte loro, non erano autorizzati nemmeno a sfiorarci a meno che non fossimo noi a richiederlo, noi donne invece eravamo autorizzate a fare qualsiasi cosa ci venisse in mente e loro dovevano accondiscendere senza discutere…una bella sensazione devo ammetterlo, era un po’ come avere un bellissimo schiavo a tua completa disposizione e senza la presenza oltremodo ingombrante del proprio marito; e devo ammettere che di mano morte su quei pacchi se ne vedevano parecchie, e non avevo bisogno di guardarmi troppo intorno per vedere quello che succedeva, mi bastava guardare al mio tavolo: le mie sorelle infatti si stavano dando un gran da fare, ai loro camerieri glieli avevano tirati fuori ed ora li masturbavano senza ritegno
    -Dai ma che fate? Non esagerate
    -Perché? Lo fanno tutte, fallo anche tu dai…
    -Ma no siete matte… mio marito… (non scrivo i nome dei nostri mariti, scusate)
    -Non è qui e neanche i nostri sono qui, dai prendiglielo in mano fagli vedere quanto sei brava
    Ero riottosa un bel po’ ma devo ammettere che l’atmosfera si stava surriscaldando rapidamente mi sono data un’occhiata intorno ed ho visto cose che mi hanno fatto strabuzzare gli occhi, un paio di donne negli altri tavoli stavano già facendo pompini ai cazzi, dei loro camerieri, una poi era inginocchiata per terra e lo succhiava come una furia, credevo volesse mangiarglielo! Altre due o tre si la sciavano palpeggiare senza alcuna vergogna, molte altre masturbavano a tutto spiano; in pratica a non far nulla ero rimasta io e poche altre. ho pensato che in fondo non facevo niente di così tragico se mi fossi lasciata andare un po’ anch’io, senza esagerare però, ero convinta che avrei potuto fermarmi quando avessi voluto, un po’ come i drogati si comincia sempre pensando di voler fare una prova che non avrò conseguenze, nessuno capisce che una volta che la porta si è aperta richiuderla è quasi impossibile… non lo pensavo neppure io e c’è anche un’altra cosa: esiste un limite oltre il quale il proprio partner diventa un cornuto? Odio, cioè odiavo questa parola, oggi mi dà un sottile perverso piacere pronunciarla ed associarla a mio marito… cornuto; come altrimenti definire un uomo che subisce il tradimento della moglie? Per molte donne quel limite è rappresentato dall’atto sessuale con un altro uomo per me invece è molto più indietro…molto…non ho pensato che per me, dal mio punto di vista, sarebbe bastato solo sfiorare il cazzo di quel ragazzo per fare di mio marito uno dei tanti cornuti che ci sono al mondo, non tanto per quello che è successo dopo ma per il solo fatto di aver toccato il sesso di un uomo che non era quello che avevo sposato, non l’ho pensato neppure per un attimo, e così dopo un’iniziale titubanza e complice anche le numerose coppe di Champagne ingoiate, ho poggiato la mia mano sul suo “pacco” e subito ho sentito come una scossa percorrermi la schiena e ho ritirato la mano
    -Dai quello è uno scherzo, sii seria! Fa come me, guarda!
    Linda aveva tirato fuori il cazzo del secondo ragazzo e lo stava masturbando delicatamente, e Katia non era da meno con il terzo ragazzo, non le credevo capaci di cose simili stavo scoprendo un lato della loro personalità che mi era del tutto ignoto, ho di nuovo poggiato la mano sopra il perizoma di Fabio, si era presentato nel frattempo gli altri 2 si chiamavano Marco e Vito, e di nuova ho sentito quella scossa ma stavolta non ho ritratto la mano, l’ho tenuta lì ed ho cominciato a carezza re con delicatezza quella carne calda e viva sotto quel sottile velo di stoffa…era come animato di vita propria lo sentivo irrigidirsi lentamente, insomma gli stava diventando duro e per un attimo mi sono inorgoglita perché ho pensato che per eccitare un ragazzo bello come quello mi era bastato sfiorarglielo appena
    -Eh dai fatti coraggio, guarda! Devi fare così!!
    Le mie sorelle si sono chinate sopra i cazzi dei due ragazzi, li hanno fatti sparire nella loro bocca e subito hanno cominciato un pompino da paura; ero allibita, e senza fiato non ci potevo credere, erano davvero le mie sorelle quelle?? Ho sentito una mano che mi carezzava delicatamente i capelli così ho alzato lo sguardo verso Fabio e lui mi sorrideva dolcemente, ho ricambiato il sorriso
    -Forse stai pensando che i tuoi amici sono andati meglio vero?
    -La sola libertà che ci è stata concessa è la scelta della donna che avremmo dovuto servire ed io appena ti ho vista ho scelto te…e non me ne sono pentito…comunque vada
    Gli ho chiesto cosa intendesse dire con quel “comunque vada” e lui sempre sorridendo mi ha fatto un gesto con la mano invitandomi a guardarmi intorno; l’ho fatto ed ho visto che ormai più nessuna delle donne era interessata al menù l’atmosfera si stava surriscaldando in procinto di raggiungere il suo massimo. non dico altro, ho guardato di nuovo Fabio e lui sorrideva sempre
    -E’ così allora! Un’orgia! Finiremo tutte scopate da voi vero?
    -Nessuna ha l’obbligo di restare ma quelle che lo faranno sono ben consce di cosa succederà
    Ero senza fiato non riuscivo a parlare avevo rilasciato il suo cazzo ed ero come senza forze intanto le mie sorelle erano impegnate a spompinare i cazzi di Vito e Marco e sembravano non curarsi più di me…ha ripreso a parlare
    -Io comunque voglio solo te e se deciderai di andartene me ne andrò anch’io le altre non mi interessano neanche un po’…una volta che la donna che devo servire se n’è andata non possono obbligarmi a restare…
    Non so che espressione avessi mentre lo guardavo, da ebete probabilmente, fatte le dovute proporzioni assomigliava ad una dichiarazione d’Amore bella e buona!!!
    -Io non ho mai tradito mio marito, lo amo…
    -Credo siano vere entrambe le cose per quasi tutte le donne qui, eppure… guardati intorno…
    Cosa succede nella mente di una donna in certe situazioni? Sono una donna dovrei saperlo, invece non lo so e forse non la sa nessuno perché ogni donna, come ogni uomo del resto, è diverso dagli altri ognuna di noi reagisce agli stimoli in maniera diversa dalle altre…non so cosa mi sia successo ma è stato come un “clic” dentro il mio cervello qualcosa è scattato, una serratura si è aperta ed una porta si è spalancata a sua volta, mi sono inginocchiata in terra e con le mani gli ho abbassato il perizoma quanto basta per vedere il suo cazzo ormai duro come il ferro schizzare fuori, l’ho preso tra le mani ed ho cominciato a masturbarlo lentamente ho alzato la testa per guardare di nuovo Fabio che stavolta era serio serio
    -Non devi fare niente che tu non voglia, pensaci…tuo marito…
    -Non l’ho mai tradito, mai… ma lui non è qui adesso, non potrebbe essere più lontano
    Ho poggiato le mie labbra sul suo cazzo ma non l’ho affondato dentro al bocca, gli facevo sentire appena la punta della lingua, era come se volessi assaporare tutto il suo sapore prima di concedermi a lui, l’ho sentito tremare, sospirare più volte gli piaceva quel piccolo gioco che stavo facendo e credo che dopo poco già non ne potesse più …all’improvviso mi sono fermata ho smesso di leccarglielo ma non di masturbarlo lentamente e delicatamente, era diventato impellente il desiderio di dirgli “quella” cosa
    -Fabio c’è una cosa che devi sapere
    -Si, dimmi…
    -Sono aperta anche dietro, non te lo dimenticherai vero??
    Non ha risposto ho solo visto le labbra incresparsi in un sorriso poi mi sono di nuovo chinata sul suo cazzo e stavolta l’ho fatto sparire nella mia bocca…ma come ho potuto dirgli una cosa del genere? Era vero naturalmente ma non ho mai avuto l’abitudine di andare in giro a pubblicizzare la cosa nella sostanza avevo invitato quel ragazzo, quello sconosciuto, quel perfetto estraneo a sodomizzarmi, in pratica ero pronta a farmelo mettere da tutte le parti e glielo avevo detto chiaramente! Da non credere…invece era vero, mi ero lanciata, letteralmente, su quel cazzo come se fosse essenziale per la mia sopravvivenza ed ora gli stavo facendo un pompino incredibile, non mi limitavo al semplice su e giù lo tiravo fuori dalla bocca e glielo leccavo tutto avanti e indietro, scendevo fino ai testicoli poi risalivo fino in cima e di nuovo lo facevo sparire nella mia bocca…volevo mangiarlo, era come se fossi un’affamata e le mie sorelle che si erano accorte del mio “crollo” erano lì a divertirsi alle mie spalle, ad incitarmi neanche fosse una specie di gara a chi fosse più puttana… già, lo scrivo adesso ma in quei momenti non ci pensavo…
    -Brava sorellona visto che non era difficile?
    Già non era difficile, non lo era neanche un po’…mi sentivo incredibilmente bene stavo lasciando andare i miei freni inibitori, sono ancora convinta che lo Champagne abbia avuto una parte decisiva in questa cosa, e continuavo a succhiare il cazzo di Fabio come un’invasata, sentivo il frastuono intorno a me la musica le persone la voce delle mie sorelle, non capivo bene le loro parole ma una cosa la ricordo con certezza
    -Sei fantastica sorellona, uno solo non ti basta è chiaro, quindi ti regaliamo pure quelli di Vito e Marco tanto qui è pieno di bei fusti…
    -Ma cosa dici! Sei matta!
    -Ah ah… continua a succhiare
    Per poter rispondere mi ero fermata un attimo ed avevo liberato la bocca ma Katia mi aveva subito di nuovo spinta contro il cazzo di Fabio che ora mi teneva la testa per impedirmi di farlo uscire, non ero più io a fargli il pompino ma era lui a scoparmi la bocca, ed era una cosa bellissima, una sensazione nuova per me e difficile da descrivere, e la situazione è precipitata ulteriormente quando ho sentito che mi venivano afferrate le mani e poggiate sui cazzi già in tiro di Marco e Vito, ho risposto con un mugolio ed ho provato a ritrarle ma non mi è stato permesso, Katia si era accucciata vicino a me la sua voce mi sussurrava all’orecchio ed io rispondevo con deboli mugolii e cenni del capo; non potevo fare altro, Fabio continuava a scoparmi la bocca senza sosta e me lo spingeva fin quasi in gola… Dio che sensazioni incredibili
    -Dai Rita non fare storie stringili forte. Dai…brava così, segali adesso, segali…brava continua non ti fermare appena hai finito con Fabio sarà il turno di Marco e Vito di farti la bocca mi raccomando manda tutto giù non farne scappare neppure una goccia!
    E’ sparita in un attimo, l’ho appena intravista con la coda dell’occhio e subito dopo sono stata circondata da ragazzi Fabio di fronte a me che continuava a scoparmi la bocca come una furia ed ai miei lati Marco e Vito che intenti a farsi masturbare da me aspettavano il loro turno per farsi spampinare; una cosa incredibile per me, difficile trovare le parole o una spiegazione so solo che in quel momento quello era l’unico posto dove avrei voluto stare, quello che stavo facendo era la sola cosa che avrei voluto fare e mio marito era diventato molto più che un fastidioso pensiero, molto più che un estraneo, semplicemente non esisteva più, non ricordavo quasi più neppure il suo nome e la mia notte, la mia notte era appena agli inizi…

    Preferisco fermarmi qui per ora, devo riordinare le idee scusate...a rileggerci se gradirete

    Annunci69
     
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