Mamma, il desiderio di sempre

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  1. Mr.ShikaHack
     
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    Nonostante i suoi 30anni, una bella moglie e un pargoletto, Paolo continuava a covare un desiderio sessuale infantile: sua madre Gina. La donna ormai 60enne e sovrappeso continuava ad essere l'oggetto del desiderio di suo figlio, che ogni volta che si trovava in sua compagnia si eccitava al punto di doversi masturbare. Gina non aveva mai sospettato nulla in proposito perchè Paolo era sempre stato molto accorto nel mascherare l'insano desiderio. Negli ultimi tempi il desiderio di Paolo stava prendendo i crismi dell'ossessione e non passava giorno che non si recava a far visita a sua madre nella speranza che succedesse qualcosa. La madre aveva notato che il figlio aveva aumentato considerevolmente la frequenza delle visita, ma certo non poteva in alcun modo sospettarne il vero motivo. Finchè una sera gli eventi precipitarono. Paolo era stato da sua madre già nel pomeriggio e Gina non si aspettava una seconda visita, così quando sentì bussare alla porta e se lo vide davanti si mostrò sorpresa, ma il figlio notò nella donna anche un certo imbarazzo. Gina indossava una vestaglia nera semi trasparente senza il raggiseno sotto, particolare che fece salire il sangue al cervello al giovane, anche perchè la donna aveva due grosse tette VI abbondante ancora piene. Paolo poi notò che la madre, con un movimento furtivo, nascondeva qualcosa sotto il cuscino del divano del salotto. Appena la donna si distrasse, Paolo sollevò il cuscino e quello che trovò lo lasciò basito: si trattava di un cazzo finto! Il pensiero che sua madre si stesse dando piacere con quel fallo artificiale lo arrapò come una bestia. Quando la donna, che si era assentata per andare a prendere un liquore tornò, lui le disse con espressione equivoca “mi dispiace se ho interrotto qualcosa di piacevole”. La madre rispose che non aveva interrotto niente, e a quel punto lui tirò fuori il fallo e disse “e allora con questo che ci facevi?” Gina arrossì e abbassò lo sguardo, ma lui la incalzò “non devi mica vergognarti, è normale che una bella donna abbia ancora le sue voglie. Se mai è un peccato che debba darti piacere da sola”. Gina non riusciva a dire una parola né a guardare in faccia il figlio, ma lui facendosi sempre più audace glielo avvicinò al grembo e aggiunse “dai, ti aiuto io”. A quel punto la madre gli lanciò uno sguardo allucinato rispondendo “ma che dici, sei impazzito? Come ti permetti a rivolgerti a me così?” Ma Paolo per nulla intimorito, fece pressione con la punta del fallo all'altezza dell'inguine e disse “dai, che c'è di male? Mi piacerebbe tanto vederti godere. Anzi mi piacerebbe che sia io a farti godere, è una cosa che
    ho sempre desiderato!”
    Gina era incredula. Come poteva suo figlio dirle certe cose? Ma quando lui si strinse la patta per mostrare tutta la sua erezione, Gina cominciò a vacillare. In fondo aveva una gran voglia ed era stata interrotta proprio sul più bello, così cedette alla pressione che il figlio esercitava con quel cazzo finto allargando un po le gambe. Paolo a quel punto constatò che la madre non indossava neanche le mutande e sfregò il fallo sulla passera. Poi fece entrare la punta del cazzo artificiale e spinse facendolo sparire tutto dentro la fica di sua madre. Cominciò a farlo scorrere avanti e indietro mentre Gina iniziò inevitabilmente a godere. Lui ne approfittò e dicendo “ti aiuto a farti godere meglio”, si chinò a leccare il clitoride. Gina godeva come non le capitava da tempo con quel fallo che la penetrava e la lingua del figlio che leccava sapientemente. Raggiunse un primo orgasmo che la fece sussultare e accorgendosi che Paolo aveva tirato fuori il cazzo lo prese in mano. Quando la mano della donna cinse il cazzo turgido e lo scappellò, Paolo provò un piacere enorme. Tolse quel cazzo finto e si inginocchiò tra le gambe aperte di sua madre, e puntando deciso alla fica sbrodolante disse “mamma, adesso ti faccio godere con un cazzo vero!” Gina non oppose resistenza, anzi si tirò avanti con il bacino per facilitare la penetrazione. Affondò con tutta la mazza dura come il marmo facendoglielo sentire tutto. Gina emise un lungo sospiro di piacere e il figlio cominciò a fotterla chiedendo “ti piace? Ti piace il mio cazzo mamma? Non è meglio questo che quello finto?” Lei, ormai perso il lume della ragione rispondeva a tono “si, mi piace! Oh che bello il tuo cazzo! Dai, scopami, scopa la tua mamma, falla godere!” I due si avvinghiavano e si baciavano in bocca come due amanti. Paolo stava realizzando il sogno erotico di tutta la sua vita: stava scopando sua madre! Dovette fermarsi più volte per non venire, mentre Gina continuava a godere in un susseguirsi di orgasmi. Alla fine Paolo si lasciò andare e scarico interminabili schizzi di sborra nel ventre di sua madre, la quale ebbe un ultimo orgasmo che la fece ululare e tremare. Ma dopo tanta attesa, Paolo non si accontentava certo di una scopata, se pur emozionante e appagante, con la donna che aveva desiderato tutta la vita. Telefonò a casa dicendo che la madre non si sentiva bene e quindi sarebbe restato a dormire con lei, conscio che la moglie non poteva certo sospettare quel che stesse accadendo. Gina, ormai abbattuto ogni tabù, si portò il figlio nel suo letto. Paolo le ragalò subito una lunga e appassionata leccata di figa, poi la fece girare e le leccò per bene il buco del culo. La madre non si aspettava certo un simile trattamento, che comunque gradì dicendo “porco, questo non me lo ha mai fatto nessuno! Però è bello, mi piace come mi stai leccando il culo, dai continua che poi ti ci faccio entrare”. Quelle parole erano musica per le orecchie di Paolo che aveva sempre avuto un debole per il culo grosso di sua madre. E adesso che con l'età era ancora più grosso e carnosa, lo desiderava ancora di più. Continuò a leccarglielo senza trascurare di infilarle le dita nella fica, poi si posizionò dietro di lei alla pecorina, e glielo infilò tutto dentro. La inculava con forza facendo sbattere rumorosamente le palle sulla chiappe e le mungeva le enormi tette. Gina dal canto suo godeva come non mai sentendosi la puttana di suo figlio. Non aveva mai pensato al figlio come amante, ma adesso l'idea dell'incesto aumentava a dismisura il piacere di scopare con un ragazzo comunque giovane e dotato. Paolo sborrò la seconda vota inondando il culo di sua madre. Ma la notte era ancora giovane e Paolo sborrò ancora. La terza sborrata la riversò nella bocca di sua madre, ma si pentì di non aver goduto delle sue enormi tette.
    Da quella notte Paolo tornò tutti i giorni a farle visita, ma non andava più a trovare sua madre, ma la sua amante!

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0 replies since 13/4/2010, 13:47   7965 views
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