DESIDERIO

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  1. Mr.ShikaHack
     
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    Un fascio di sole caldo, che entra dalla finestra socchiusa, sveglia Vera dal suo sonno pomeridiano. Il mese di giugno è già in attesa dell'estate e Vera non sa fare a meno di sdraiarsi sul letto nel pomeriggio, specie dopo una mattinata di intenso lavoro. Quello poi è veramente un periodo di fuoco, per il suo ufficio: progetti da sviluppare, relazioni tecniche, corrispondenza, contatti con i clienti, e l'ingegnere sempre più esigente e indaffarato che pretende la luna da tutti.
    Quel sonnellino pomeridiano la ristora dalle lunghe ore passate al computer e la fa poi sentire in forma.
    La stanza sarebbe completamente al buio se quel raggio di sole, filtrato dalle persiane, non entrasse ad illuminarla con una netta lama di luce.
    Nella penombra il suo bel corpo, meravigliosamente svestito, si staglia sul chiaro delle lenzuola.
    E’ riversa sul fianco destro, con la gamba sinistra flessa e l'altra distesa. Il bel culetto rotondo rivolto verso la finestra è coperto solo da un paio di sottili mutandine verde acqua, che si insinuano profondamente nel solco dei glutei torniti.
    Quella striscia di sole le carezza l'interno della coscia che tiene allungata, si curva nel disegno dei fianchi armoniosi, le scivola sulla schiena per perdersi sul cuscino. Le grandi labbra della vulva scura, che il risveglio ha un po' inturgidito, emergono tra i glutei e sono parzialmente lasciate scoperte dalle mutandine, che affondano e in parte scompaiono nel fiore del suo sesso che appare quasi traboccare dal merletto.
    Ancora assonnata Vera si pone supina ed offre allo spicchio caldo di sole i seni rotondi, il ventre, l'ombelico, il monte di Venere prosperoso, con l'ombra scura dei peli che traspare dalle mutandine sottili, le lunghe gambe tornite.
    Si allunga in un lungo sospiro e si carezza i capezzoli, quasi a chiedere un abbraccio. Ed ha veramente voglia di un abbraccio.
    Pensa a Max. La sua esperienza con lui è stata meravigliosa. Lo incontrerà più tardi e probabilmente passerà tutta la serata in sua compagnia, ma lo desidera proprio adesso. Vorrebbe che fossero le sue mani a carezzarle i seni, a inturgidire e far esplodere i capezzoli sopra le areole scure. Desidera un suo bacio morbido sul collo, come sa fare lui e quasi avverte la carezza delle labbra, che si posano aperte sulla sua pelle e scendono sui seni intorno ai capezzoli e li fanno vibrare di voluttà.
    Pensa al suo viso intento a scivolare lentamente giù, giù verso i suoi fianchi, sul ventre, e senza fretta, fino al vello morbido del pube, e alle grandi labbra brune. La sua mano, come in un sogno, e seguendo la linea del Adv
    desiderio, ne indica la via, si posa con un tocco leggero sopra il velo degli slip in corrispondenza della commessura delle grandi labbra che già si inturgidiscono desiderose e lasciano sporgere le piccole, rosee e bagnate.
    Vera socchiude gli occhi, ha un brivido di piacere e fa scivolare dolcemente le dita sul clitoride che esplode al suo tatto e pretende qualcosa di più che una semplice carezza filtrata dalla seta, pur impalpabile, dello slip.
    La sua mano non esita allora ad insinuarsi dall'alto sotto le mutandine. Supera lentamente il morbido cuscinetto di peli. Le tre dita centrali scivolano giù profondamente tra le cosce, fino alla congiunzione delle labbra della vulva; cercano di insinuarsi nel solco delle ninfe, ormai accese di desiderio e divenute protese, liquide e senza resistenza, e scivolano in profondità a cercare la vagina pregnante di umori.
    Ella ne accarezza, con un lieve movimento rotatorio l'ingresso voglioso, lascia bagnarsi i polpastrelli e fa penetrare le dita affusolate fino alla radice del palmo.
    Quindi le estrae lentamente, risale sul clitoride proteso verso una carezza delicata che il movimento della mano già le sta regalando. Le sue dita non resistono alla tentazione di accontentarlo: una lunga carezza morbida, rotonda, avvolgente, via, via più estesa e pressante che rende acceso e prominente il bocciolo di carne sulle tenere labbra rosee, ormai completamente aperte, cedevoli e bagnate.
    Il respiro si fa profondo per il piacere. I suoi occhi sono socchiusi, la bocca e le labbra sono divenute sensualmente turgide.
    Ella sente crescere in se’ il desiderio di essere penetrata. E ogni tanto cerca di soddisfarlo abbandonando per un attimo il clitoride per inserire le lunghe dita nella vagina, premendone le pareti morbide e calde con un languido movimento circolare.
    Ogni tocco innalza dolcemente il piacere sottile che la sta invadendo.
    Lo fa più e più volte, cercando sempre più profondamente i recessi del suo sesso, fino allo spasimo. Ma sente che la sua mano non può eguagliare le sensazioni che potrebbe darle il poderoso membro del suo Max, che l'avrebbe invece distesa tutta, e si sarebbe insinuato profondamente fino al suo utero, e che lei avrebbe accolto ancora più giù, nei suoi recessi più segreti, fino a sentirlo profondo e vibrante nel suo ventre e vicino al suo cuore.
    Ella ne desidera la presenza dentro di sé, desidera sentire il glande caldo, che la forza dolce e deciso sulle labbra liquide e cedevoli. Desidera sentirlo scivolare lentamente ad aprirsi la strada tra le pliche della vagina fino ad invaderla tutta e distenderne voluttuosamente le pareti. Desidera sentire l'inguine del suo uomo premere sulla sua vulva spalancata e fremente.
    Apre completamente le cosce alla carezza della sua mano. Desidera avvolgere con tutto il suo sesso e con tutta la sua sensualità in un abbraccio infinito, il membro amato, che simula con le sue dita, con cui si cerca e si invade nell'intimo con estenuante lentezza. Il clitoride vibra di voluttà nel palmo della sua mano. Sente, piano, piano che un godimento dolce e infrenabile comincia a crescerle dentro, profondamente, quasi all'altezza dei seni; si fa strada sulla sua pelle con un calore pressante e sconvolgente e la invade tutta fluendo verso le sue dita diventate una sola cosa con la sua vulva e con il suo godimento crescente.
    Il piacere ormai le accende il volto, i capezzoli grossi e scuri sono rilevati in aria, il ventre, l'interno delle cosce vellutate, tutto il suo meraviglioso sesso sono in preda ad un fremito. Come un'onda il suo bacino si inarca verso la sua mano, quasi ad incontrarla, come se questa fosse ferma e il suo corpo si protendesse a cercarla e ad aiutarla nelle carezze e nella penetrazione.
    E allora avverte che un fremito profondo si impossessa di tutto il suo intimo in maniera prepotente e irresistibile.
    Cerca, finché le è possibile, di arginare e contenere l'impeto del suo eros e quando questo si fa così acuto da invaderle la mente, ella si lascia andare alla pienezza del desiderio, con piccoli gridi rattenuti, e lascia che tutti i suoi sensi esplodano in un orgasmo veemente e impetuoso e la trasportino in una dimensione di pulsazione sublime, e in uno spazio senza tempo…
    Lascia che questa forza meravigliosa si spenga lentamente, abbandonata sul letto, ansimante, nella penombra della stanza, continuando a stringere fino allo spasimo, con la vulva e le cosce, la mano destra mentre l'altra sfiora i capezzoli esplosi sopra l'areola bruna, assaporandone fino alla fine tutta la dolcezza e l'appagamento.
    Ora sente il suo corpo rilasciarsi dolcemente, dopo l'appassionata tensione che gli ha procurato.
    Ma, anche se momentaneamente appagata, Vera avverte una sete intensa di amore che le stringe la gola e rinnova il suo desiderio.
    Pensa con ardore che più tardi raggiungerà l'acme della soddisfazione, perché ormai è decisa a concedersi di nuovo tutta a Max quella sera stessa, per poterlo possedere dentro di sé a lungo e completamente.
    Egli probabilmente la inviterà a cena, e dopo la condurrà certo a casa sua. E lo incoraggerà lei, e farà di nuovo con lui l'amore più grande e intenso del mondo.
    Ora è decisa. E si lascia andare al pensiero di come frenerà quella sera l'impeto di lui e la bramosia di se stessa e quali accorgimenti escogiterà poi per far durare il loro amplesso a lungo, fino allo spasimo.
    Lo inviterà, intanto, a farlo lentamente e dolcemente... A prenderla senza fretta. Lo svestirà e bacerà tutto. Godrà del suo contatto e della sua pelle. Lo esorterà ad assaporare piano, piano il piacere, senza aggiungerne ancora, prima di aver visto nell'altro la pienezza del precedente.
    Ritarderà al massimo l'incontro dei loro sessi, per saziarsi prima di carezze e di baci. Lo prenderà nella bocca con tutta la passione di cui è capace e lo eccitaterà fin quasi all'orgasmo leccandogli e succhiandogli il bel glande e tutto il pene fino a sentirselo profondamente nella gola, come sa fare lei, finalmente tutto suo.
    Studieranno poi e proveranno insieme i giochi e le posizioni più intriganti, che la coinvolgano in un profondo senso di appartenenza e di intimo abbandono a lui. Frenerà l'orgasmo dentro di lei fino a spasimare, per esplodere infine insieme a lui in un lungo fiume di beatitudine.
    Tutti questi pensieri fanno di nuovo crescere in lei una sete di piacere e una voglia matta di Max che in quel momento sente di amare e desiderare alla follia.
    E’ tentata di sollevare la cornetta del telefono e chiamarlo per farlo venire da lei. Lo accoglierebbe così come si trova, con indosso le sole mutandine e lo bacerebbe sulle labbra dopo avergli offerto la carezza seducente dei suoi capezzoli nudi sul petto. Ne sentirebbe inturgidirsi il bel sesso e lo carezzerebbe e spoglierebbe lentamente. Accoglierebbe il poderoso membro nelle sue mani. Lo carezzerebbe. Lo vorrebbe sentire sulla sua pelle, duro, caldo e bagnato di desiderio, come quella prima volta. gli si offrirebbe, aprendogli le cosce intorno ai fianchi, come allora, assaporando, ad occhi chiusi, il momento del contatto del bel membro in mezzo alle sue labbra liquide. gusterebbe lo scivolare del fallo amato dentro la sua vagina dilatandosi e avvolgendolo in tutta la sua lunghezza, fino in fondo dentro di lei, fino in fondo. sentirebbe il membro vibrante invaderla ogni volta più profondamente e ogni volta con più passione. attenderebbe e spierebbe, attraverso i fremiti del suo corpo, la tensione massima di lui per esplodere insieme in un orgasmo senza fine, tra le sue braccia, con il suo membro pulsante dentro il suo ventre, per sentirsi inondata dai getti del suo sperma caldo, per perdersi con lui in una unione di amore e di voluttà senza confini e restare così, insieme, avvinti e perduti in un mare di tenerezza.
    Quasi senza rendersene conto le sue dita sono tornate a carezzare e tormentare il clitoride, le sue labbra esplodono di desiderio…

    Lo squillo del telefono interrompe l’incanto di quel sogno ad occhi aperti e la fa tornare alla realtà…

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