Sega in classe

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Geniv's Supporter
    Posts
    309

    Status
    Anonymous
    Ciao, rieccomi qui a scrivere un nuovo racconto tratto dalle mie molteplici esperienze personali. Sono passati oramai due anni, un nuovo anno liceale era cominciato. Avevo 17 anni.
    Dicembre era oramai alle porte, era davvero un piacere rimanere chiusi in classe visto il caldo tempore che ci avvolgeva.
    Nella mia aula c’erano quattro file di banchi da due e io ero seduto in fondo all’ultimo banco. Al mio fianco c’era Giorgio un tipo abbastanza alto, con i capelli corti castano scuro, gli occhi marroni, un fisico atletico e sempre ben vestito.
    Odiando la matematica e assorto nei miei pensieri ero intento a fissare Giorgio senza neanche rendermene conto, ad un certo punto lui scocciato forse dal mio sguardo insistente, mi diede una gomitata. Mi risvegliò di colpo facendo un sorriso di circostanza. Mi chiese cosa stessi guardando in maniera cosi insistente, risposi con una semplice alzata di spalle e ripresi la penna in mano facendo finta di ascoltare la prof spiegare chissà cosa.
    Dopo qualche minuto Giorgio avvicinando il suo viso al mio orecchio mi domandò se avevo voglia di tirargli una sega. Lo guardai in maniera interdetta e con un sorriso sarcastico. Li per li ho pensato che stesse scherzando, spesso durante la ricreazione facevamo questo tipo di battute alle ragazze e ogni tanto anche tra noi ragazzi scherzavamo su questo genere di argomenti.
    Provai per qualche minuto a fissare la lavagna quando mi rigirai verso di lui e senza neanche rendermene conto il mio sguardo fini sulla zip dei suoi jeans. Accortosi di questo senza fiatare e continuando a guardare davanti per non dare troppo nell’occhio, mi prese la mano mettendola sul suo pacco. Nonostante il batticuore per paura di essere scoperto, abbassai lentamente la cerniera infilandola dentro toccando cosi suoi boxer. Il suo cazzo non era ancora sveglio ma non appena posai il palmo della mia mano sull’asta cominciò lentamente a prendere consistenza. Decisi di spostarlo lentamente dal lato destro sul quale era poggiato al centro dello slip. Dopo avergli sbottonato il jeans per facilitare l’impresa e essermi piegato fino a toccare con il mio petto il bordo del mio banco ( tutto ciò per evitare che qualcuno potesse scoprirci) cominciai un lento movimento che partiva dall’alto verso il basso. La mia sega cominciò lenta e inesorabile. Ha tutto sommato un bel cazzo, credo sia nella media , non è grossissimo ma abbastanza lungo e diritto. Esploro con la mano la parte pubica, i suoi peli sono corti, soffici e riccioluti mentre invece le palle sono morbide, pendenti e prive di peli .Le sento sudate e calde , mentre invece la sua asta pulsante è bollente. Ogni tanto la mia mano destra rallenta il ritmo per rendere ogni istante più piacevole, sia per me che per lui. Istintivamente Giorgio poggia la sua mano sinistra sul mio ginocchio accarezzandolo e risalendo leggermente lungo la gamba. Ho il cazzo in tiro imprigionato negli slip, quasi mi fa male. Se fossimo stati in un altro posto l’avrei tirato fuori e immediatamente glielo avrei piazzato in mano. Il mio sguardo era puntato in avanti e il batticuore si faceva sentire sempre più forte, la paura di essere scoperti mi dava la forza di continuare.Era una cosa davvero eccitante, cosa avrei raccontato alla prof e all’intera classe se mi avesse beccato con la mano nei calzoni del mio compagno di banco !? Decisi di non pensarci e continuai il lavoro manuale che avevo cominciato. Giorgio che sembrava gradire la mia sega continuava a scrivere numeri a caso sul quaderno davanti a lui. Cominciavo a sentire il suo respiro sempre più affannoso e visto il riscaldamento in classe , sul suo volto comparve qualche gocciolina di sudore. Per non parlare del caldo che provava la mia mano all’interno dei suoi jeans, sembrava un vero e proprio forno.
    Osservavo il suo quaderno quando scrisse una cosa che sottolineò per farmela leggere: “ sto per sborrare”.
    Ha cominciato a muovere impercettibilmente il bacino come se stesse scopando, la mia mano si lasciava andare a quel movimento e il mio dito indice continuava a tastare la sua cappella ormai interamente bagnata di pre-sperma. Senti la sua sborra salire su per il cazzo esplodendomi in mano calda e densa. Era molta, figurarsi che fini sui boxer e un po sulla cerniera del jeans .
    Tirai fuori la mia mano e lui velocemente, dopo essersi sistemato il cazzo ancora eretto e sporco di sperma, lo rimise dentro e chiuse la zip . Controllai sotto il banco e presi in mano un pacchetto di fazzoletti, la sborra che cominciava a perdere consistenza diventava cosi più liquida colandomi lungo il palmo fino a raggiungere il polso. Non resistetti ed aiutato dall’indice della mano sinistra ne raccolsi un po e la leccai fecendo finta di mangiarmi un’unghia !!Era ancora diepida ed aveva un gusto decisamente forte, ne raccolsi ancora un pò e il resto finii per pulirlo sui jeans .Giorgio che nel frattempo mi guardava divertito disse che presto avrebbe ricambiato il favore e naturalmente chiese di non rivelare a nessuno quello che era successo.
    La campanella suonò e con fare rumoroso ci alzammo per fare ricreazione .
     
    .
0 replies since 24/5/2009, 01:12   17254 views
  Share  
.
Top