Spiando dal buco della serratura

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    Mi presento, sono un uomo di 42 anni, ho una passione assoluta per le donne taglia extra large.
    Sono ovviamente bene attrezzato per l’impatto fisico che si ha quando maneggi una donna taglia xxl……
    Vorrei raccontarvi la mia prima esperienza sessuale con una donna extra large e per farlo debbo confessarvi che ho avuto per tanto tempo l’abitudine di sbirciare dal buco della serratura,specialmente quando andavamo in vacanza dagli zii ed eravamo una carovana dentro una grande fattoria….
    Di notte sentivo mio padre e mia madre far cigolare le molle del letto e li sentivo sforzarsi di soffocare i sospiri….
    Ma quella che colpiva la mia immaginazione di giovane adulto era la sorella della mia zia acquisita.
    Teresa era una “zitella” di 45 anni,una Calabrese scusa di capelli e con un fisico da matrona, portava la decima di seno, ma il suo didietro era la vera attrattiva. Largo e sporgente, rotondo, enorme….camminava per casa muovendo il suo culone ed io non riuscivo a toglierle gli occhi da lì.
    Poi decisi di sbirciarla in bagno e cosi’ avevo uno scorcio del suo deretano nudo e delle sue tettone quando si andava a lavare….tornavo in camera e mi facevo un mucchio di seghe.
    Cosi’ andai avanti per quasi tutta l’estate, poi una mattina, tornato a casa prima dal mare, sentii Teresa lamentarsi in bagno e pensai che avesse una colica, invece non aveva nulla.
    Li’ dal buco della serratura vidi per la prima volta una donna che lo prendeva in culo, nella fattispecie Teresa….lei stava china aggrappata al bordo del lavabo con il culone enorme nudo e bianchissimo e dietro di lei, che arrancava come una mantice, mio cugino Ottavio, un giovinastro coi baffetti alla Errol Flynn, che presa Teresa per i fianchi la inculava con grande forza e Passione, Teresa apriva un po’ di piu’ le chiappone per farlo entrare meglio e tremava sotto i colpi poderosi dell’uomo…
    MMMMMH mugolava la signora, poi sensa girarsi la udii sussurrare
    - fai presto che possono scoprirci;
    - vengooooo ribadi’ lui e gli schizzo’ la sborra sul grosso culo continuando a pomparla per bene…….

    Io assistevo allibito, non sapendo che sarei stato al suo posto molto presto……
    Mi voltai e fuggii in camera.

    Una altra volta invece, sempre sbirciando dal buco della serratura , ho scoperto che il caro zietto si fa fare un lavoretto di mano dalla compiacente donna delle pulizie, la quale, per arrotondare il magro stipendio, scopra il suo grosso culo dinanzi ai suoi occhi e gli mette sotto il naso le grosse tettone e poi, quando è su di giri, gli tira una sega da infarto.veloce rapida e precisa.

    Tornando al presente quello che oggi mi capita è di incontrare donne magari anche mature e ben prosperose che vogliono essere visitate anche dietro.
    Naturalmente le accontento.




    2° parte: il segreto

    Perché entro’ e fece quel che fece per me ancora rimane un mistero, ma sta di fatto che è proprio questo quello che accadde. La madre del mio migliore amico, di cui ero ospite estivo si è introdotta nella mia camera durante la notte e, senza tanti preamboli mi ha tirato una sega, anzi LA SEGA, ovvero quella che tutti abbiamo sognato di farci fare dalla zia o dalla siignora delle pulizie oppure…popputa robusta e matura.
    Ebbene a me è accaduto.
    La madre del mio amico è una vera matrona di 45 anni e si accorse lontano un miglio che mi perdevo gli occhi dietro il suo enorme deretano. E’ sempre stata una donna di poche parole e di modi piuttosto bruschi, non maleducata ma semplicemente di modi spicci. La sua casa al mare era grande e confortevole per cui passavo bene due o tre giorni per andare insieme a Luca a pescare in barca.
    Quella mattina quando scesi in cucina rimasi fulminato nel vedere la signora chinarsi e prendere il detersivo da sotto il lavello, il suo deretano sporgeva in modo osceno, largo e rotondo,lasciando intravedere il solco piu’ scuro delle chiappe, riamsi due secondi di troppo a guardargli il culo e lei si tiro’ su , mi scocco’ uno sguardo indecifrabile e mi disse senza particolare inflessione
    - la colazione è pronta chiama luca.
    Per tutto il giorno ci scrutammo ed io ebbi l’impressione che lei mi stesse soppesando.
    Io ero (e ancora sono) piuttosto atletico e ben messo quindi cercavo di rimandarle un messaggio di sottile seduzione ma senza troppa convinzione.
    C’erano quasi venti anni di differenza ed io allora ero convinto che le magre giovani donne fossero migliori e piu’ attraenti nella sessualità.
    Proprio da li’ iniziai a ricredermi.
    La notte rientrai in camera mia, adiacente a quella di luca e rimasi nell’ombra a ripercorrere con la mente le belle immagini della giornata, il mare azzurro, le scogliere fantastiche, ad intermittenza mi tornava in mente l’opulento deretano della signora, dopo qualche minuto mi accorsi che, li’ nell’angolo piu’ buio della mia stanza seduta sulla poltrona comodamente rilassata stava proprio lei.
    - se dobbiamo parlarne non va piu’ bene mi disse uscendo un pochino dalla penombra –
    Ho visto bene come mi guardavi il culo stamani …
    Io mi alzai sul letto pronto a scusarmi era di mille colori.
    …- comodo comodo disse sottovoce- e non fare tanto chiasso che luca è di là…
    - ci sono due cose che fanno di te un giovane uomo inesperto –disse
    - e questo qui è una di queste disse e, come se stesse facendo una cosa normale come consultare l’orologia si volto’ e mi mostro’ il suo ingombrante deretano alzando semplicemente la vestaglia; nela penombra non riuscivo a coglierne i dettagli..
    - un culo cosi’ tu non lo hai mai visto e probabilmente non ti capiterà di vederne…. A me tremavano i polsi mentre lasciava oscillare le grosse chiappe….
    - guardalo bene…da vicino -disse- ed io mi avvicinai cogliendo tutto il femminile afrore che sprigionava il suo posteriore…mi chinai e lei mi spinse la faccia tra le chiappe lasciandosi fare un servizio completo di lingua…..
    - ma sei ancora troppo giovane per altre cose, disse sorridendo …e mi spinse sul letto.
    Avevo i boxer tirati come una tenda da campeggio, me lo tito’ fuori con molta naturalezza ed inizio’ a segarmelo
    -perché sprechi fiato a scusarti – disse in un bisbiglio – invece tieni la bocca chiusa e goditi quello che accade. Forse mi aveva letto nel pensiero, perché nella penombra intuii un fruscio e colsi la sagoma delle sue voluminose mammelle fuori dalla vestaglia che tremolavano al ritmo della velocità del suo braccio.
    - forse sono queste che ti piacerebbe vedere, sussurro’ nel mio orecchio…questo accelero’ i miei pensieri ed anche il mio orgasmo..la sua mano non mollo’ la presa e non cambio’ di velocità neanche quando iniziai a sborrare come una fontana.

    -mi raccomando- disse sulla porta, tutto questo deve rimanere un segreto – vedevo in controluce la sua sagoma voluminosa, l’arco ingombrante delle sue mammelle, coperte dalla vestaglia, i capelli sciolti e un po’ stropicciati…quella fu l’unica volta che successe tra me e la madre del mio migliore amico e non glielo ho mai raccontato.
     
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