A me piace il cazzo

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    Mi facevo fottere in culo almeno una volta a settimana; nello stesso tempo succhiavo da uno

    a tre cazzi diversi quasi ogni giorni. L’esclusiva del mio posteriore l’aveva il mio misterioso toro da onta, mentre i cazzi che prendevo in bocca variavano di volta in volta. Non mi importava a chi apparteessero, se le cosce tra le quali penzolavano fossero di uomini giovani o vecchi, belli o brutti; La loro personalita` si annullava alla mia vista non appena avevo il cazzo a portata di labbra, o meglio non appena lo adocchiavo. Li trovavo nei soliti due posti: al lago o al cinema, per cui spesso succhiavo anche sempre gli stessi. E date le mie ottime capacita` da sucatore, c’era gente che veniva addirittura solo per me, con la speranza che fossi li pronto ad inginocchiarmi ai suoi piedi in cospetto del suo cazzo. Una sera stavo nella mia posizione abituale, in ginocchio, con la bocca riempita da un cazzo di grosso calibro, e non mi acoorsi che mi si era formato attorno un gruppo di almeno sette uomini tutti con le loro minchie in mano.

    Era buio ma c’era la luna piena, per cui potevo ben vedere i loro cazzi eretti. Per quanto mi sforzassi non riuscivo a prendere il grosso cazzo che succhiavo tutto in bocca, iniziai a ciucciarlo con piu` foga, accellerando le succhiate ed ecco che una gran sborrata comincio` ad invedermi la bocca. Era buona, dolciastra, e tanta, ma lo spettacolo di tutti quei cazzi intorno a me mi impedi` di alzarmi e restai li in ginocchio, passandomi la lingua sulle labbra alla ricerca di ulteriore sborra. Voleva essere un invito per gli altri, che si avvicinarono e mi ritrovai circondato di minchie. Imboccai la prima, palpado nello stesso tempo con una mano un bel paio di coglioni grossi e gonfi, lisci, perfettamente depilati, mentre allungavo l’altra verso il primo cazzo che mi capito` a tiro. Succhiavo le minchie a turno, tenendone sempre una in ogni mano e segando con forza. Loro ridacchiavano, si incitavano a vicenda, finche` sentii afferrarmi la testa in modo rude verso sinistra ed ecco che una gran quantita` di sborra mi si riverso` in pieno volto, in fronte, sulla bocca, sulle guancie. Mi sborrarono in faccia uno dopo l’altro, alla fine avevo il volto completamente impiastricciato, una maschera di sborra. Ero esausto ma soddisfatto, avevo sucato tutti quei gustosi cazzi, il prelibato succo dei loro coglioni lo avevano riservato a me e mi ero gustato a fondo gli innumerevoli schizzi che mi avevano centrato in pieno. Uno di loro mi chiese se poteva essermi d’aiuto a levarmi la sborra dalla faccia pisciandomici su`, ma con altrettanta gentilezza e fermezza rifiutai. Non mi sono mai piaciuti giochetti del genere.

    Ora non mi restava che un’altra variante; ovvere ritrovarmi con un cazzo in culo ed un altro in bocca.
     
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