Dopo la separazione la mamma

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  1. Mr.ShikaHack
     
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    Dopo tre anni di matrimonio il rapporto coniugale tra Nando e sua moglie era andato a rotoli, così, avviate le pratiche di separazione, il ragazzo allora 29enne tornò a casa con sua madre. Nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto riordinare un attimo le idee per poi organizzarsi una nuova vita. Ma le cose non andarono esattamente così. Seppur la madre lo aveva accolto con piacere e comprensione riservandogli tutte le premure del caso, lui ebbe la percezione di aver in qualche modo stravolto la vita della mamma. Infondo, pensò, che essendo la donna ancora avvenente a dispetto dei 56 anni e per giunta vedova da oltre dieci, fosse del tutto normale che restando sola avesse intrapreso una relazione. Dora infatti, era ancora abbastanza giovanile e le sue prosperose forme ancora appetibili. Questi pensieri portarono Nando a cominciare a guardare la madre con occhio non proprio filiale, e la donna si accorse subito degli sguardi intriganti e volte sfacciati del figlio. Dora era solita stare in casa, almeno la sera, in vestaglia, e se un tempo il figlio non si curava della cosa, adesso il suo sguardo veniva visibilmente attratto dalle parti del prosperoso corpo che di volta in volta si scoprivano. Soprattutto sulle tette, sia per il loro consistente volume che per il fatto che era la parte dove più le vestaglie tendevano a cedere lasciandole scoperte. Dora non si sentiva affatto infastidita da queste silenziose attenzioni, al contrario ne era compiaciuta e non faceva nulla per evitare di scoprirsi. In breve tempo nella casa si instaurò un’atmosfera surreale fatta di sguardi e ammiccamenti. La donna sembrava fare di tutto per offrire al figlio allettanti visioni, così il seno restava a lungo abbondantemente scoperto, così come le cosce quando si sedeva, e le vestagliette risultavano sempre più trasparenti e corte. Nando in passato non aveva mai pensato a sua madre come una donna da possedere sessualmente, ma ora, sia per quel clima complica che per l’astinenza che cominciava a diventare oggettivamente lunga, diventava ogni giorno di più l’oggetto del suo desiderio. E la madre ne era assolutamente consapevole. Ma le settimane passavano e tra i due non succedeva nulla. Ci sarebbe voluta una circostanza favorevole per far scoppiare la scintilla, per accendere definitivamente il fuoco che covava, ormai per entrambi sotto le ceneri. E la circostanza si creò. Una domenica pomeriggio erano entrambi sul divano in salotto quando Nando, parlando della sua situazione disse
    - sono tre mesi che sono qui, forse sarebbe ora che mi trovassi una casa, penso che tu debba riacquistare la tua autonomia.
    La madre rispose che lei non aveva nessuna autonomia da riconquistare e che le faceva piacere avere il figlio in casa. Ma poi aggiunse Adv
    sorniona
    - Forse sei tu che senti il bisogno di rifarti una vita, ho notato che la mancanza di una donna ti sta creando qualche imbarazzo.
    Nando allora disse
    - Io non ho nessun imbarazzo, penso solo che una donna ancora giovane e per giunta molto attraente come te possa sentire il bisogno di una sua vita.
    E lei
    - Che fai, sposti su di me i tuoi problemi? Sei tu che hai necessità di una vita sessuale. Me ne accorgo dal fatto che guardi anche me con occhio allupato.
    Pronunciò questa frase con un sorrisetto ambiguo e malizioso, e Nando colse la palla in balzo
    - Beh, se ti guardo non è certo a causa dell’astinenza. Avendo accanto una donna attraente come te non è facile restare insensibili.
    Dora rise a quelle parole e chiese
    - Mi trovi davvero attraente?
    - Se mi permetti di essere sincero, non ti trovo solo attraente, ma arrapante!
    Dora si finse spudoratamente incredula a quelle affermazioni, in quanto sapeva bene che il figlio si eccitava come un porco guardando il suo corpo, e quando Nando riaffermò con decisione il suo pensiero, lei disse
    - Ah sì? Allora vediamo subito se dici il vero. Tu puoi mentire, ma lui no.
    E così dicendo gli mise la mano sulla patta constatando quello che già sapeva: il cazzo del figlio era duro come il marmo e completamente impennato. Lo strinse ed esclamò
    - Ehi, ma sei davvero eccitato! – e continuando a massaggiarglielo chiese con voce suadente – e dimmi, cos’è che ti eccita della tua mamma?
    - Tutto mi eccita di te. Ma se proprio devo dare una preferenza la do alle tue tette. Sono proprio grosse!
    - Oh che porcellino – disse Dora, e aprendosi completamente la vestaglia le tirò fuori dall’eccitante reggiseno a balconcino e aggiunse – ti piacciono così tanto? Mi lusinghi. A questo punto sarei cattiva a negartele.
    Nando non aspettava altro, e immediatamente portò entrambe le mani su quelle enormi tette ancora piene e abbastanza sode. Cominciò a palparle e soppesarle, mentre sua madre si toglieva il reggiseno per offrirle completamente alla bramosia del figlio. Lui le baciò, leccò e succhiò un capezzolo, allora la donna, che nel frattempo gli aveva aperto la patta e tirato fuori il cazzo che stringeva nel palmo della mano, disse
    - vuoi divertitici con queste? Ok, la mamma ti accontenta.
    Così dicendo si chinò con il busto sul cazzo teso e turgido di suo figlio e tenendolo sempre saldamente in mano, passò la cappella su entrambe le areole grosse e scure, poi su tutte le tette e infine lo imprigiono tra quelle soffici montagne di carne. In pratica lo stava masturbando con le tette.
    - ti piace così porcellino? Dai, scopa le tette della mamma, goditele, divertiti!
    Nando si muoveva come se stesse effettivamente scopando e accarezzava la schiena e la testa di sua madre. Poi avvertì la lingua della donna saettare sul glande, le labbra che avvolgevano la cappella e il calore della bocca che accoglieva tutto il cazzo. Ma Nando era troppo arrapato per resistere a lungo, così appena la madre cominciò a succhiare interminabili schizzi di sborra si schiantarono sul palato della donna che incredibilmente riuscì ad ingoiare quella enorme quantità di crema. Ma il cazzo del giovane rimase sorprendentemente duro e rigido per la gioia della mamma. Infatti la mese a gambe aperte sul divano, la montò e glielo infilò tutto dentro. Avendo appena goduto riuscì a gestire a piacimento questa scopata, portando la mamma/amante a ripetuti orgasmi. La donna sussultava e si dimenava in preda al piacere, e quando il figlio si sfilò e le chiese di girarsi, lei non si sentì certo di opporre diniego. Si mise su di un fianco e il figlio standole alle spalle glielo infilò nel culo. Dora aveva un culo grosso e carnoso che era una delizia starci dentro. Nando la sodomizzò per bene fino a goderle nelle viscere.
    Ovviamente Nando non cercò più una nuova casa, aveva nella sua tutto ciò che cercava: una donna, un’amante, una troia sempre disponibile ad esaudire ogni suo desiderio sessuale.


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0 replies since 17/4/2010, 15:00   6716 views
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