Come masturbare una ragazza, tecniche e consigli.

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    In molti sono convinti che per far trasalire una donna, sia necessario usare le proprie dita come se si trattassero di una sorta di “manganello del piacere”.

    Non tutti ad esempio sanno quanto sia fondamentale il movimento di polso mentre vi state dedicando ad appagare i sensi della vostra ragazza.

    Tutti coloro che non si sono mai posti la questione del polso, dovrebbero seriamente rifletterci sopra, magari con l’aiuto della propria compagna.

    Chiedete alla vostra partner di masturbarsi davanti a voi. Mentre la guardate cercate di memorizzare i movimenti che compiono le sue mani. Chi meglio della vostra stessa ragazza è in grado di mostrarvi come adora essere toccata.

    Anzichè concentrarvi sul numero di dita da inserire nell’allegra fessura, usate il palmo della vostra mano per bilanciare e direzionare le vostre dita. In questo modo avrete un maggiore controllo dei movimenti e riuscirete a modulare l’intensità delle sensazioni che riuscirete a farle provare.

    Per farvi un’idea del movimento esatto, provate a far roteare con il dito medio il vostro mazzo di chiavi.

    Non sono le dita a muoversi, è il polso ad imprimere la spinta ed a gestire il movimento delle chiavi.

    Resta da fare una dovuta premessa, utile ad evitare sensazioni fastidiose alla vostra compagna. Prima di incominciare i vostri massaggi di piacere, dovete assolutamente “mandarla in temperatura”. Il modo sceglietelo voi, se incominciare a far parlare le vostre lingue tra loro mentre siete distesi sul letto, se baciarle tutto il corpo o con degli eleganti massaggi a base di olii tiepidi.

    Prima di farla andare su di giri, è assolutamente fondamentale questa fase di “riscaldamento”, se la vagina della vostra compagna non fosse adeguatamente lubrificata, potreste rischiare di farle del male o di farle provare delle sensazioni assolutamente poco piacevoli.

    Dopo averla preparata a dovere, un buon modo per iniziare ad entrare nel vivo della vostra serata erotica è quello di passare due dita sopra il suo clitoride. Una volta in posizione, incominciate a muoverle con un movimento circolare dolce ed intenso.

    Partite lentamente e poi aumentate sia il ritmo che l’intensità, guardate le sue reazioni per capire se state facendo bene, se vi dovesse dire “ti prego non fermarti!” VOI NON FERMATEVI.

    Continuate con il movimento fino a quando non vi salterà letteralmente addosso.

    Credits/blogsesso
     
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    Come si toccano le donne ovvero come si fa un ditalino

    Pima regola fondamentale: la ragazza deve essere disposta e piacevolmente disponibile alla condivisione di un gesto così intimo; deve essere eccitata dalla situazione e da te: ciò può accadere più facilmente se si fida di te e se siete dei buoni compagni.

    Prima ancora di mettervi alla ricerca dell'oro perduto nella vagina, è fondamentale trovare il giusto coinvolgimento e creare un'atmosfera giusta, baciarsi, accarezzarsi, coccolarsi. Le carezze poi possono spingersi fino alla biancheria con dei massaggi dal di sopra degli slip.

    Solo quando la situazione sembra andare "per il verso giusto", si può andare ad accarezzare la vulva da sotto gli slip e la parte esterna della vagina.

    Importante: per la penetrazione con un dito, la vagina deve essere umida e lubrificata. Se questo non è ancora accaduto la penetrazione sarà dolorosa e nel caso foste così poco intelligenti da farla ugualmente, aspettatevi un gran rifiuto. Probabilmente se lei non si è ancora bagnata vuol dire che non c'è stato ancora il giusto coinvolgimento emotivo, la sufficiente eccitazione o lei ha ancora qualche timore, o non si sente pronta, ecc.

    In questo caso si può continuare con coccole, baci e abbracci se credete di voler andare avanti oppure si può decidere di rinviare.

    Seconda regola: dimentica l'idea che gli organi genitali femminili siano una specie di tubo in cui far scorrere su e giù uno stantuffo. Se anche lei è alle sue prime esperienze, sarà meglio iniziare da piccole carezze sulla parte esterna della vagina.

    La parte più sensibile è senz'altro il clitoride, piccolo bottone che si trova nella parte alta, riconoscibile al tatto e alla vista. Il clitoride è ricoperto dal suo cappuccio di pelle. La maggior parte degli orgasmi delle donne provengono dalla stimolazione diretta o indiretta proprio del clitoride. Non cercate però una continua e costante stimolazione del clitoride. Il clitoride è molto sensibile, un po' come il glande per l'uomo e la stimolazione diretta e continua può essere fastidiosa per alcune ragazze. Sarà meglio passarci su, giocarci qualche secondo, tornare ad accarezzare il primo tratto della vagina e tornare sul clitoride.

    L'importante, in ogni caso, è immedesimarsi nel respiro della compagna, nel ritmo che si sta creando tra le tue carezze e la sua eccitazione: quest'ultima non è come una seggiovia che sale verso la vetta-orgasmo sempre con la stessa velocità e nella stessa direzione ma è più simile ad una bacinella d'acqua un po' bucata, bisogna gestire l'eccitazione di lei aggiungendo ogni tanto ulteriore acqua e quando la si vuole far venire-traboccare bisogna fare l'aggiunta finale.

    Valutazioni metaforiche a parte, è importante quindi l'aspetto emotivo e di sintonia. Prima di avvicinarsi alla zona genitale può essere piacevole dedicarsi a tutto il resto del corpo attraverso carezze, massaggi, baci o giochi erotici. Moltissime donne ritengono che questo aspetto della sessualità sia fondamentale al piacere e al rilassamento e propedeutico all'eccitazione.

    Una volta arrivato il momento di dedicarsi alla zona genitale, si può cominciare lentamente ad accarezzare il pube, poi le grandi labbra e le piccole labbra, successivamente il tratto più esterno della vagina e il clitoride.

    Il primo tratto della vagina può essere toccato e massaggiato in tutte le direzioni ma, poichè dà sensazioni diverse per ogni ragazza, sarà bene entrare in sintonia con i suoi desideri e le sue voglie. Stesso discorso per il clitoride: alcune ragazze amano la stimolazione diretta con un dito, altre la stimolazione indiretta tramite il cappuccio, altre amano essere tintinnate, altre massaggiate ed altre ancora tutte queste cose in ordine sparso.
    Come toccare il seno e i capezzoli


    Il seno merita un discorso specifico. Prima di tutto perchè per molti uomini è un discorso specifico e speciale. C'è chi lo preferisce grande, chi medio, chi piccolo, chi sta ancora scegliendo. Una volta di fronte al seno della nostra ragazza però sarebbe bene non commettere alcuni errori banali.

    Il seno, che per noi uomini appare come un gadget erotico, è invece una parte normale del corpo femminile e in molti casi è per giunta motivo di giudizio per la donna, specie se è in pubertà o nella prima adolescenza. Quindi cerchiamo di non giudicare dalle "apparenze".

    Accarezzare il seno, di qualsiasi dimensione, va bene poichè è una zona erogena, ovvero ha molte terminazioni nervose del piacere, specie in corrispondenza dei capezzoli. Alcune donne possono addirittura provare un orgasmo attraverso la sola stimolazione dei capezzoli. Anche in questo caso però ogni donna è diversa dall'altra.

    Alcune donne dichiarano di trovare estremamente piacevole la stimolazione forte dei capezzoli attraverso pizzichi o morsi ad esempio, altre invece dicono di preferire carezze più dolci e bagnate dalla lingua. Altre donne ancora non amano essere toccate a lungo sui capezzoli. In tutti i casi ricordiamoci di non scambiare il seno per un antistress: le mammelle infatti provocano dolore se schiacciate o manipolate senza cura, un po' come i testicoli nell'uomo.

    Unire la stimolazione dei capezzoli alla stimolazione della vagina ha solitamente un buon risultato sull'eccitazione e sul raggiungimento dell'orgasmo.
    Masturbare la donna e stimolare il punto G


    Quando si masturba una donna, la stimolazione della parte più esterna della vagina, del clitoride e del seno può bastare a farle provare estremo piacere e a farle raggiungere l'orgasmo.

    Tuttavia molte donne amano durante la masturbazione ricercare le sensazioni che ricordano la penetrazione del pene: si può dunque penetrarla con due dita anzichè con una soltanto oppure ricorrere a giocattoli erotici.

    Masturbarla simulando la penetrazione può essere un buon modo per stimolare il punto G. Quest'ultimo non è un pulsante rosso da cercare al buio e da premere per fare esplodere il piacere ma è un tessuto che se stimolato adeguatamente si gonfia e diventa molto piacevole.

    La stimolazione del punto G può far sentire alla ragazza la sensazione di fare pipì ed è per questo che bisogna essere in estrema confidenza e ci deve essere sintonia e comunione di intenti per cercarlo.

    Quando non è così la ragazza può avere una sensazione di fastidio e rinunciare alla stimolazione.

    Il punto G si trova a circa 4-5 cm all'interno della vagina in direzione del clitoride. Quando viene stimolato si gonfia diventando piacevole al tatto (per lei). Alcune donne raggiungono più orgasmi in questo modo e possono anche "eiaculare", ovvero far uscire un liquido per certi aspetti simili all'urina ma che urina non è.
    Cose da evitare in maniera assoluta



    Cosa non dovete fare quando toccate una donna:

    Cercare in maniera selvaggia di infilarle dita dentro. Il piacere non è solo in quella zona erogena, anzi specie nei primi incontri può essere sgradevole.
    Indugiare sul clitoride asciutto in maniera impazzata.
    Fare cose troppo spinte per il grado di intimità che vi è tra voi, tipo infilarle in bocca le vostre dita bagnate dei suoi umori. Magari non gradisce.
    Prendere le mutandine e tirarle come un elastico.
    Cosa molto importante è non mostrarsi insicuri, impauriti, con le mani tremolanti. Bisogna mostrare sicurezza alla propria donna, lei deve sentirsi sicura e credere che voi sappiate esattamente dove mettere le mani.
     
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    La masturbazione femminile

    Piacere e appagamento, ecco le virtù della masturbazione femminile, che ha come scopo la stimolazione del clitoride. Scopri questo piacere solitario...
    Una pratica ancora tabù
    Il termine masturbazione proviene dal latino "manus" (mano) e "stuprare" (sporcare, contaminare)... Questo spiega che tale atto sia stato aspramente condannato per tanti secoli. La Chiesa cattolica afferma ancora oggi che la masturbazione è una perversione. Al giorno d’oggi la sessualità si è fatta più libera, ma le donne che ammettono di masturbarsi sono ancora poche (il 45% della popolazione femminile si masturberebbe regolarmente). Senso di colpa, vergogna? L’educazione che riceviamo gioca un ruolo fondamentale nella nostra sessualità. Alcuni genitori vietano ai propri figli di toccarsi il sesso causando spesso un blocco. Quello che potrebbe essere piacere e voluttà diventa cosi’ sporco e tabù.

    Trovare il proprio equilibrio sessuale
    Numerosi studi provano che le donne che si dedicano a questa pratica hanno una vita sessuale molto più attiva e soddisfacente. Buono a sapersi, la maggior parte delle donne raggiungono l’orgasmo solo masturbandosi. Quindi, se sei tra quelle che ancora si fanno scrupoli, prova e vedrai! Masturbarsi è inoltre il modo migliore per conoscere i propri punti sensibili e scoprire il proprio corpo: clitoride, punto G e altre zone erogene. Una volta che saprai come raggiungere l’orgasmo, sarà più semplice anche guidare il tuo partner per una soddisfazione sessuale reciproca.

    Se sei esperta, usa le dita
    A gambe aperte, in posizione distesa o seduta, dita in posizione! Comincia esplorando la vulva con carezze e piccoli sfregamenti. Apri bene le labbra (grandi e piccole) per scoprire il clitoride, che si trova della zona anteriore della vulva, e usa l’indice. Stimola il clitoride dall’alto verso il basso, davanti e dietro, o effettua un movimento circolare, se sei particolarmente sensibile. Trova il ritmo che ti procura maggiore piacere e manienilo fino a raggiungere l’orgasmo.

    Se sei timida, usa un oggetto
    Cuscino, coperte, peluche, manico della spazzola... Usa la tua immaginazione per esplorare le gioie della masturbazione. E’ più facile se ti sdrai a panci a in giù, metti l’oggetto tra le gambe e effettui un movimento ondulatorio che permette lo sfregamento dell’oggetto stesso sul clitoride. Trova il ritmo e l’intensità che ti procurano maggiore piacere.

    Se sei pigra, usa un sex toy
    Vibratori, falli artificiali o stimolatori del clitoride: oggi è facilissimo acquistare un sex toy ! Che tu sia seduta, sdraiata o accovacciata, l’utilizzo di un sex toy è facilissimo e fin troppo efficace! E’ l’ideale quando non hai voglia di fare sforzi e desideri raggiungere l’orgasmo in 3 minuti. Aiutandoti con questo oggetto erotico, stimola il clitoride, facendolo vibrare o maneggiandolo come più ti piace. Unico inconveniente: il contatto freddo e meccanico dell’oggetto stesso. Fai attenzione a non diventare dipendente da questo tipo di oggetti, come le ragazze di Sex and the city. La dipendenza è un rischio reale, con i sex toy!

    Piacere solitario o condiviso?
    Masturbarsi quando si è sole non significa per forza compensare una mancanza di rapporti sessuali. E’ un atto che permette un momento di piacere esclusivo ed egoistico, durante il quale tutti i limiti vengono dimenticati e tutte le fantasie sessuali sono possibili. E, diversamente da quanto si pensa di solito, i single non sono gli unici a masturbarsi. Condiviso con il proprio compagno, è un momento di complicità e fiducia. Osservandoti mentre ti tocchi, il partner puo’ capire quali sono le tue preferenze.
     
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    Come toccare e masturbare una donna

    Toccare le donne: come fare un ”ditalino”

    La donna non è una tastiera, non basta toccare il tasto G per procurarle piacere. E per di più non sono tutte uguali: non per tutte vale insistere sulle zone erogene più sensibili (il clitoride e la parte interna della vagina). Uomini, state attenti: se non siete molto convinti di quello che fate, la timidezza o l’inesperienza può giocare brutti scherzi.

    I preliminari
    Capite prima se la donna è disposta a farsi masturbare, magari notate la sua reazione a toccatine e petting. Situazione e partner diventano un tutt’uno e prima ancora di trasformarvi in speleologi, ricordate che sentirsi coinvolti e creare la giusta atmosfera è determinante. Le carezze possono aprire le porte ai preliminari e con dei massaggi particolari si possono toccare punti più sensibili del corpo: un bacio sul collo, una carezza sui fianchi, un morsetto alle cosce o al gluteo.

    Solo se è lei a farvi capire che è il momento di spingervi oltre, allora andate dritti alla vulva, accarezzandola sotto gli slip per esempio o toccando la parte esterna della vagina, giocando con grandi e piccole labbra.

    IMPORTANTE: una vagina umida e lubrificata facilita la masturbazione con le dita. In caso contrario la penetrazione può essere dolorosa e potrebbe provocare infiammazioni e fastidi. Se la lubrificazione non è soddisfacente, probabilmente non c’è il giusto coinvolgimento emotivo e fisico. In caso di secchezza vaginale, non serve insistere, ma si può intervenire con piccole quantità di lubrificante che può rendere la cosa anche più frizzante.

    Il clitoride
    Dimentica l’idea che gli organi genitali femminili siano una specie di tubo in cui far scorrere su e giù uno stantuffo. La fretta e movimenti troppo veloci sono spesso poco graditi, soprattutto nella fase iniziale. Meglio partire con delle carezze lungo la parte esterna della vagina.

    Il punto più sensibile è senz’altro il clitoride, quel “piccolo bottone” che si trova nella parte alta della vagina. La maggior parte degli orgasmi provengono dalla sua stimolazione diretta o indiretta, ma fate attenzione: il clitoride è una zona estremamente sensibile e insistere su quel punto può provocare dolore e fastidi. Va toccato con attenzione e con la giusta lubrificazione attraverso la mano o la lingua, può essere titillato cioè solleticato o semplicemente massaggiato con un oggetto liscio o attraverso un sex toys specifico

    L’importante, in ogni caso, è immedesimarsi nel respiro della compagna, nel ritmo che si sta creando tra le tue carezze e la sua eccitazione.
    Come toccare seno e capezzoli

    Grazie alle numerose terminazioni nervose, il seno è una zona erogena del corpo molto sensibile, specie in corrispondenza dei capezzoli. E’ possibile, alcune donne, raggiungono l’orgasmo attraverso la sola stimolazione di questi. C’è chi ama pizzichi e morsi, chi invece preferisce carezze più dolci o bagnate dalla lingua. Altre donne ancora non amano essere toccate a lungo. Ad ogni modo, ricordate di non scambiare il seno per un antistress: cari uomini, le mammelle infatti provocano dolore se schiacciate o manipolate senza cura, pensate se si facesse lo stesso con i testicoli.

    Unire la stimolazione dei capezzoli a quella della vagina ha solitamente un buon risultato sull’eccitazione e sul raggiungimento dell’orgasmo.
     
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3 replies since 23/5/2009, 13:08   61433 views
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