Temporale - pascoli [Testo, analisi e parafrasi]

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  1. <Petrosyan>
     
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    “TEMPORALE”

    Un bubbolìo lontano…
    Rosseggia l’orizzonte,
    come affocato, a mare;
    nero di pece, a monte,
    stracci di nubi chiare:
    tra il nero un casolare:
    un’ala di gabbiano.

    Parafrasi della poesia.

    Un brontolio lontano annuncia un temporale…
    Verso il mare, all’orizzonte, il cielo è rosso, infuocato; verso il monte è nero come la pece, rischiarato qua e là da qualche nube frastagliata e sfilacciata; nel nero che domina questo paesaggio si distingue una casa bianca che spicca come un’ala di gabbiano.

    Spiegazione in prosa della poesia.

    Questa poesia di Giovanni Pascoli narra di un temporale in cui si sentiva da lontano il brontolare dei tuoni; i lampi che si trovavano verso il mare, tingevano di fuoco l'orizzonte mentre sulle montagne il cielo era nero come la pece: delle nuvole molto chiare vagavano sulla pianura, s'intravedeva sulla montagna un casolare, e un volo di gabbiano sperduto solcava l'aria in tempesta.
    Attraverso questi pochi versi della poesia si può notare che solo il volo di un gabbiano solitario dimostrava che c'era un essere in terra che cercava un rifugio, ma i colori che erano il rosso del fuoco, il nero della pece, il bianco del casolare e l'ala dell'uccello esprimono l'immobilità paurosa della natura negli attimi che precedono lo scatenarsi della tempesta.
     
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